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giovedì 8 gennaio 2015

8 - 9.1.2015: a Caye Caulker


Inizio della mattina a tutta pioggia, dopo vari intensi scrosci sentiti durante la notte sul tetto in lamiera della nostra abitazione. Molto simboliche per la giornta che seguirà sono le foto scattate al mattino presto con l'acqua che scende a catinelle dal tetto della nostra abitazione. Sfruttando un'oretta circa di pausa andiamo a fare colazione con un buffet a discrezione dal Cubano. Niente di speciale perché le scelte sono poche, di bassa qualità e si esauriscono presto.
Qui però trovo un buon accesso WiFi a internet che ci permette si visionare la posta e informarci sulle ultime notizie e aggiornare il Blog. Cerchiamo inoltre di vedere le previsioni meteo che però per i prossimi giorni promettono abbondanti precipitazioni e ben poco sole. Le varie previsioni danno però uno spettro di variabilità abbastanza grande. Non ci resta che sperare nella clemenza di Pluvio. Oggi spereremo inutilmente perché sarà un'acquazzone dopo l'altro. Alcuni con vento molto forte che riesce a piegare ben bene le già piegate palme sulla spiaggia. Rimaniamo quindi quasi tutto il giorno
nella nostra accogliente e spaziosa camera a liquidare le varie pendenze che si sono accumulate negli ultimi giorni, ad farmi accorciare la mia chioma e informarci sulle prossime tappe del viaggio.
Intanto nel pomeriggio dal nostro balcone ci divertiamo ad osservare e fotografare e pellicani a tuffarsi in acqua proprio quando piove più intensamente. Sembrerebbe che la pioggia li aiuti a identificare i pesci che poi in picchiata vanno a catturare. Verso sera il tempo sembra un po migliorare ciò che ci permette di fare due passi ed andare a cenare Ristorante Fantasy appena dietro alla nostra abitazione. Ma poi di notte mentre cerchiamo di addormentarci continuano a farsi sentire gli acquazzoni tropicali.

Secondo giorno, ci alziamo alle 6.30 con uno spettacolare sorgere del sole sul mare proprio davanti alla
nostra camera. Contrariamente alle nostre attese il cielo è già intensamente azzurro e il mare calmo. Per fortuna anche qui i meteorologi non sono così efficienti nelle loro previsioni.
Facciamo colazione al Fantasy, il medesimo ristorante appena dietro il nostro alloggio dove abbiamo cenato ieri sera. Poi partiamo a piedi per esplorare la parte nord dell'isola dove si trova “the split” (la spaccatura). Si tratta di una rottura della continuità dell'isola provocata Lo split è quel punto dove il tornado Hattie nel 1961. lo stessi che distrusse Belize City, tagliò la lunga lingua di sabbia in
due parti, creando un passaggio di circa una ventina di metri di larghezza fra le ormai diventate due isole. Qui ci fermiamo ad ammirare il bel paesaggio e a gustarci un succo fresco di anguria. Davanti ad un ristorante leggiamo lo slogan che ha reso famoso Caulker: no shirt, no shoes .. no problem; dove qualcuno ha fatto una piccola aggiunta: no money .. Big problem! Altro slgan molto popolare e ben rispettato sia dai locali sia dai turisti è Go Slow (vai piano). Poi di ritorno facendo il giro della spiaggia andiamo alla ricerca di una opzione per fare snorkeling nel pomeriggio. Non lontano dal nostro alloggio troviamo l'ufficio di Mario's dove prenotiamo una uscita di tre ore al riff
davanti al paese. Preparato tutto per l'uscita partiamo alle 14 con mister Mario in persona per andare al molo a prendere il suo motoscafo e partire verso il riff, Faremo due immersioni assieme a Mario e una in libertà. Nella prima usciamo fino a dove la corrente è molto forte e ci mette un poco in difficoltà. Inoltre la mia maschera mi da fastidio con una forte pressione sulla fronte, che mi obbliga a toglierla. In questo posto vediamo dei bei pesci colorati, ma i coralli, a parte alcuni soffici, sono imbianchiti e in cattivo stato, Sembra non si siamo ancora ripresi dai vari tornado che hanno colpito in passato
la regione. Nel secondo posto Mario ci fa vedere come nuotare fra le razze e i pescicani. Per farci vedere che le razze sono docili e inoque ce ne porta una in braccia da farci vedere. All'inizio siamo scettici lo osserviamo, ma poi vedendo che sono inoqui entriamo anche noi, ma teniamo una certa distanza di sicurezza. E' lo stesso emozionante vedere questi seppur docili pescecani a girati attorno. La razze poi ti vengono incontro passandoti ameno di un metro di distanza. Ne terzo posto vediamo le varie formazioni coralline e dei piccoli ma ben variopinti pesci. Prima di rientrare Mario ci serve un ottimo e rinfrescante ananas e un rhum punch, che qui è servito fresco con succo di ananas e arancia e molto

.. molto ruhm. Mario discutendo delle nostre provenienze ci dice che suo nonno era immigrato in Messico dall'Italia. Poi suo padre venne a stabilirsi in Belize. Fino a 15 anni fa ha fatto il pescatore, ma ora è contento di portare in giro i turisti e divertirsi a nuotare con i pesci e la natura acquatica. Ci dice che a causa della pesca intensiva anche qui i pesci da anni scarseggiano. La sera andiamo a cenare in un bel posto proprio sulla spiaggia. Peccato che il pesce che ci servono, non è un "red snapper" come ci avevano promesso, e poi è di dimensioni
piuttosto bonsai. Un po una delusione dopo i bei pesci visti oggi. Cosi dopo la cena andiamo a prenderci un buon dessert con squisite crepes da un francese che ha appena aperto la sua creperie con la moglie la settimana scorsa. Sono ottime e gli auguriamo un gran successo con questa sua nuova e raffinata attività. 

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