Partenza
dall'hotel Paris, vedi foto a lato, in taxi subito dopo la colazione per la stazione dei bus express per Tegucugalpa. Partiamo con un bus della compagnia Viana, alle 10.10 dalla gasolinera Puma di La
Ceiba, appena fuori dal centro. Su consiglio del taxista prediamo
questo un bus perché non ci avrebbe obbligato a passare per la
malsicura e poco raccomandabile città industriale di San Pedro Sula.
La prova dei fatti sarà diversa, dato che faremo una fermata al
terminal, senza dover però cambiare di bus.
Quello di oggi è
inoltre un bus confortevole con tanto di toilette e altri servizi
vari, come bibite e piccoli spuntini.
Unico neo l'aria condizionata che sembra quella di una cella frigorifera. Non sarà il massimo per il mio raffreddore che cerco di curare da oramai due settimane! Arriviamo al terminale centrale di San Pedro Sula alle 13 e ripartiremo alle 14. Vedendo i giornali locali, anche oggi le tristi notizie di assalti, assassini e rese dei conti fra bande rivali sono la tragica e quotidiana realtà di questa città, che ha il poco prestigioso
titolo di città più violenta del Centroamerica. Che
preoccupa maggiormente sono gli attacchi ai bus urbani. Per rubare
pochi soldi e intimidire l'autista e i passeggeri non si fa scrupoli
sparando con esiti mortali. E' chiaro che i problemi avvengono
prevalentemente di notte e nei quartieri dove la criminalità è già
estrema e dominano i vari gruppi dei commerci loschi ed illegali. La
realtà è che la gente confrontata con queste continue notizie è
molto preoccupata. Intanto il nostro viaggio continua con il bus a
salire continuamente di quota. Passiamo il bel lago di Yojoa dove
nel nostro precedente viaggio nel 1976 vi avevamo passato la Pasqua.

Unico neo l'aria condizionata che sembra quella di una cella frigorifera. Non sarà il massimo per il mio raffreddore che cerco di curare da oramai due settimane! Arriviamo al terminale centrale di San Pedro Sula alle 13 e ripartiremo alle 14. Vedendo i giornali locali, anche oggi le tristi notizie di assalti, assassini e rese dei conti fra bande rivali sono la tragica e quotidiana realtà di questa città, che ha il poco prestigioso

nel nostro precedente viaggio nel 1976 vi avevamo passato la Pasqua.
Prima
di Camayagua una enorme frana blocca l'autostrada. Sembra sia
colassata mezza montagna e ora si sta costruendo un percorso
alternativo. I camion ed i bus devono passare la zona pericolosa a
passo d'uomo perdendo quasi un'ora di tempo.
Arriviamo
poi a Tegucigalpa alle 18 mentre si fa già notte. Non proprio il
momento migliore per districarsi in questa poco raccomandabile città.
Preso poi un taxi per farci portare, su consiglio del taxista e per
essere più comodi a partire domani per il Nicaragua, all'hotel
America, che contrariamente al nome è un hotel cinese. Qui chiediamo
un sconto ed ecco che ci dicono che se siamo sopra i 60 anni ci fanno
lo sconto de 10% per la terza età. Sorridiamo e accettiamo ben
volentieri l'offerta! Poi andiamo a cena al ristorante cinese
affiliato all'hotel. Ceneremo con un'abbondante piatto di pesce in
agrodolce, peccato che la quantità supera stavolta la qualità!!
Tegus,
come viene chiamata Tegucigalapa, la capitale dell'Honduras è
1'000msl/m, per cui le temperature la sera e la mattina sono fresche,
non proprio da maglietta con le maniche corte! La popolazione viene
data, cosi come quella di San Pedro Sula sui 1.5 – 2 milioni di
abitanti.
La
mattina leggendo il giornale durante la colazione vediamo che il
quartiere dove siamo capitati, quello di Comayagüela ha la
reputazione di essere attualmente come il più pericoloso di tutta
Tegucigalpa. Ecco spiegato perché il tipo cinese dell'albergo ha
voluto accompagnarci al ristorante anche se era a soli 100m
dall'albergo!
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