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lunedì 19 gennaio 2015

17.01.2015: da Livingston a Rio Dulce

 La notte è passata estremamente tranquilla, poi fatta una bella e duchia caliente facciamo la colazione al ristorante dell'hotel Rosada a base di sola frutta perché devo cercare di non peggiorare i problemi di stomaco avuti ultimamente. Con i nostri vicini danesi di camera vi aggreghiamo ad un tour che prevede di percorrere il Rio Dulce fino al lago Izabal con varie fermate per visitare le varie attrazioni turistiche del percorso. La partenza con la lanchia è alle 8.30 con in tutto una dozzina di altri turisti che hanno più o meno le destinazioni come la nostra.

La navigazione iniziale lungo il canale del Rio Dulce con le pareti di foresta tropicale ai due lati e davvero suggestiva e unica. Ad aguascaliente, a circa metà cañon facciamo fermata di venti minuti per permettere a chi vuole di fare il bagno in questa sorgente di acqua sulfurea che esce dalla roccia. Solamente due giapponesi, probabilmente abituate ai loro Onsen, si mettono in acqua. Poi si riparte e si continua finché il canale si apre in un grande lago chiamato Golfete. Qui il paesaggio cambia totalmente e incontriamo varie isole, vedi
“islas de los pajaros” e grandi estensioni piene di piante d'acqua e percorse da molte imbarcazioni. In questa parte del canale vi sono molti proprietari di velieri che lasciano qui la loro barca al sicuro dai tornados tropicali. Intanto adagio adagio appare in lontananza l'enorme ponte in cemento che attraversa il fiume, è lungo 3.5km ed è il più lungo di tutto il CentroAmerica. Poi l'imbarcazione ci porta a vedere dal mare il suggestivo Castillo di San Felipe. Costruito come fortezza contro i pirati, poi trasformato in carcere e infine abbandonato e lasciato deperire. Solo recentemente è stato restaurato e trasformato in un parco storico per i turisti e per
lo svago dei locali. La vista migliore è indiscutibilmente per chi vi transita dall'acqua. Veniamo poi tutti scaricati al molo delle imbarcazioni sotto il ponte. Noi avendo già optato per l'hotel Kangaroo, gestito da una coppia Australo-Messicana dobbiamo solo attendere il trasporto gratuito in motoscafo fino al loro bel posto in mezzo alle mangrovie. Qui riceviamo tutte le istruzioni per fare tours e visite, cosi come la capanna n. 5. Il posto in questa stagione è un po umido ma molto suggestivo con una terrazza affacciala sul canale dove ci gustiamo la prima cerveza Gallo. In
realtà qui lo spazio e le possibilità di spostamento sono ridotte per cui non ci resta che cenare presto e sperare che riescano a mettere in azione il singhiozzante collegamento internet. Non sarà gran che ma ci permetterà almeno di leggere le e-mail. Poi buona notte sotto le calde coperte dell'accogliente letto.



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