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martedì 6 gennaio 2015

6.1.2015: da El Remate a San Ignazio (Belize)

Altre foto seguono
Oggi giorno di trasferimento internazionale, ci alziamo già alle 6.30 per preparare i bagagli e andare a fare la colazione al Don David. Anche la colazione è abbonante e buona come le cene dei giorni precedenti, Un complimento alla cucina. Poi presi i bagagli partiamo verso le alle 9.30 dall'hotel con un primo collectivo fino all'incrocio delle strade per il Belize. Anche qui dopo poca attesa arriva il collectivo che in un'ora e mezza ci porta fino alla frontiera Guatemalteca di Melchor de Menco,
fatti pochi passi e attraversato il ponte sul fiume Mopan che qui è ancora interamente su territorio del Guatemala per arrivare al posto di frontiera di Benque Viejo sul lato Beliziano. Il tutto si svolge molto velocemente, solo i timbri nel passaporto e nessun controllo dei bagagli.
Malgrado ci avevano detto che no Svizzeri avremmo avuto il bisogno del visto, riceviamo senza una parola in pochi secondi il timbro di entrata ed il “Welcome to Belize”; qui infatti al lingua ufficiale è l'inglese. Il Belize, tempi coloniali chiamato Honduras Britannico. Da
secoli è stato stato usato dagli inglesi, prima dai pirati per lo più assoldati dalla corona britannica per assaltare i galeoni spagnoli pieni di oro e pietre preziose, e poi come vera e propria colonia con l'importazione degli schiavi neri dall'Africa per la varie coltivazioni coloniali. Questi ex schiavi, o creoli come vengono oggi chiamati, compongono ancora praticamente la maggioranza della popolazione Beliziana. Come nelle Indie spagnole anche qui gli inglesi hanno quasi praticamente eliminato le popolazioni indigene Maya. Poi passate senza particolari problemi de formalità doganali dei due paesi
attendiamo un taxi collettivo che grazie all'aiuto di un locale, per farci portare fino al centro di San Ignazio, paghiamo un quarto della tariffa regolare. Sui 12Km del percorso notiamo subito un notevole cambiamento rispetto al Guatemala, le strade sono migliori e il paesaggio pulito e ben ordinato e invece della capanne di paglia vediamo molte case e ville ben costruite e ben tenute. A tratti sembra quasi di essere da noi in Svizzera, ma con aspetti ben tropicali.
Arrivati in centro a San Ignazio ci sistemiamo prima in un comodo ristorantino a berci un buon succo di anguria fresco e orientarci per
cercare un alloggio. Dopo aver scartato la prima proposta a due passi dal ristorante dove siamo; è economica ma è un po' fatiscente e con bagno in comune. Invece la seconda al Tropicool è in una accogliente costruzione in legno tipo cabana, bel pulita e molto spaziosa. I prezzi non sono più però quelli guatemaltechi. Pur essendo economica paghiamo 85 $ di Belize (ca 45 CHF). Il cambio è molto semplice: un US $ corrisponde a 2 $ di Belize. Vi però sempre un certo margine di confusione perché non sempre dicono o scrivono chiaramente se il prezzo è in US$ o B$. Anche al bankomat nessun problema a
prelevare B$. Prima di cena in un ristorante indiano, faccio un lungo giro di ricognizione passando anche all'info turistica per vedere se vale la pena di rimanere un giorno in più. A parte le escursioni archeologiche Maya, vedi a El Caracol a tre ore i distanza, dopo quanto visto in Guatemala e Messico non troviamo motivo per rimanere più di un giorno. La sera la vita sulla stradina senza traffico dove siamo alloggiati è abbastanza movimentata con musica e chiassosi turisti a riscaldare il già caldo ambiente caraibico.

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