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giovedì 22 gennaio 2015

19.01.2015: da El Estor a Mariscos attraverso il lago Izabal

Prima l'andirivieni di moto che sfrecciano tanto per farsi vedere e sentire, poi fino alla una di notte siamo disturbati dal martellante tambureggiare asfissiante della musica proveniente da una vicina discoteca. Poi finalmente ritorna l'apparente tranquillità disturbata però a tratti dai cani randagi. Ci alziamo alle 6 per preparati i bagagli in modo da poterli trasportare sulla barca anche in caso dovesse piovere. Malgrado le previsioni, che per oggi davano parzialmente soleggiato, il cielo è scuro e minaccioso.
Partiamo poi con Benjamin Castillo e la sua imbarcazione Bromelia alle 7.30 per costeggiare prima la riva nord del lago e addentrarci poi fra i canali del parco nazionale del delta del Polochic e la riserva de la Biosfera del las Minas. Appena partiti vediamo due enormi camini da cui escono densi fumi azzurri e gialli che si disperdono nell'atmosfera fra le montagne circostanti.
Benjamin ci dice che é un miniera di Nikel costruita negli anni 70 e poi abbandonata fino al 2010 quando fu ripresa da un compagnia
canadese, poi divenuta brasiliana o australiana! Anche lui dice di non più sapere a chi appartiene, ma lo ritiene uno sconcio che si lasci in funzione una “mina tan sucia” (tanto sporca vicino al lago e a lato del Parco Nazionale. Ci dice che la gente è preoccupata per l'acqua potabile, ma le autorità fan finta di niente.
Il lago, ci spiega Benjamin è il più grande del Guatemala, ma è poco profondo. La profondità massima è di 16 metri. Qui nella zona nord verso il delta del Polochic la profondità non supera il metro e deve
fare molta attenzione. Difatti malgrado la sua maestria un paio di volte ci areniamo, ma nessun problema due colpi di remi e siamo liberati. Girando fra i canali, malgrado manchi il sole riusciamo a vedere molti uccelli, cormorani, gazze reali bianche, pellicani e gaviote. Benjamin ci dice di aver visto varie volte dei pellicani bianchi,ma oggi, malgrado si impegni a cercarli, niente da fare! Vediamo anche molte scimmie urlatrici, ma con queste temperature se ne stanno rannicchiate ad aspettare il sole. Poi dopo aver
terminato il tour dei Parchi facciamo una ultima fermata su un piccola spiaggia fra gli alberi, per sgranchirci le gambe e vedere le ultime scimmie urlatrici sopra le nostre teste. Maggie ha arrischiato girando sotto le scimmie di ricevere una doccia di urina. Benjamin ci dirà che è il loro metodo di difesa quando si sentono in pericolo. Da qui ripartiamo per fare la vera e propria attraversata del lago fino a Mariscos, che Benjamin ci mostra in lontananza in quel momento proprio sotto una pericolosa nube nera. In circa due ore arriviamo in
prossimità di Mariscos, e per fortuna il temporale si è spostato più a nord. A Playa Dorada cominciamo a cercare un alloggio, che troveremo subito all'hotel Oasys. La camera visto meglio dopo non è delle più pulite, anche se i letti, seppur un po sfondati, lo sembrano. Per una notte di passaggio può bastare!
Nel pomeriggio prendiamo un tuk tuk per andare a Mariscos per fare un visita e vedere come possiamo procedere il viaggio domani. In un ristorantino sul molo ci prendiamo un rinfresco accompagnato da musica guetemala-messicana, come al solito ad elevato regime di
decibel. Fatto conoscenza con Hipolito, che ha fatto il telegrafista per 27 anni qui a Mariscos. Con due altri compagni è tutto il pomeriggio che stanno bevendo alcool e hanno non pochi problemi di stabilità. ed equilibrio. Al nostro tavolo ci vengono per raccontarci delle loro famiglie e dal loro passato in questo posto che per molti anni era anche il punto di passaggio per i trasporti all'altro lato del lago.


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