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domenica 22 febbraio 2015

22.02.2015: da Cañas a Tilaran


Fatta una abbonante e ricca colazione all'hotel con gallo pinto y uevos revueltos per me e pancakes per Maggie. Preparati poi i bagagli per partire, non prima però di aver fatto un nuovo giro di ispezione al parco della Hacienda con la grande piscina e le tante piante ed alberi attorno. Intanto che usciamo possiamo vedere sugli alberi dei bei pappagalli verdi a cantare allegramente. Su consiglio del ricezionista ci siamo messi in attesa  di un bus sulla
Panamericana davanti alla Hacienda per poi percorrere i 5Km fino a Cañas.

L'attesa sarà particolarmente lunga e sotto il sole cocente, infatti non vi nessuna ombra e per di più spira a tratti un forte vento che porta in giro molta polvere di un vicino cantiere
sulla panamericana,proprio davanti alla Hacienda La Pacifica sono in corso i lavori per il raddoppio delle corsie. Fra poco da Cañas a Liberia la Panamericana sarà ampliata a 4 corsie. Dopo aver atteso per ben 45 minuti, passa un ospite della Pacifica, che avevamo visto a colazione, il quale molto gentilmente ci porta fino al centro di Cañas. Sono padre, figlio con un nipote di solo un anno. Il padre Juan Carlos vive a San Josè, mentre il figlio Luis vive a Liberia, Si trovano tutti qui perché il figlio ha oggi una partita di calcio a Cañas. Juan Carlos è tanto gentile che oltre a non volere niente per il trasporto mi regala un sombrero. Arrivati sulla plaza ci mettiamo alla ricerca di un bankomat. Ricerca molto lunga perché le prime due banche (Banco National e BCR/Banco de Costa Rica) non accettano la nostra Postcard, poi dopo aver domandato di qua e la, scopriamo la terza banca, il Banco Mutual, da dove prelevo due volte per il massimo possibile. Non dovremo quindi continuare a cercare bankomat e sperare nel loro funzionamento. Ammiriamo la bella Plaza Central, la chiesa ed il monumento al passato contadino della regione. Poi dopo esserci preso un rinfrescante jugo de tamarindo partiamo alla ricerca del terminal dei bus per andare a Tilaran. Qui partiamo dopo una breve attesa che ci permette di comperarci un avocado e dei mango per la merenda del pomeriggio. Il percorso fra Cañas e Tilaran è tutto in salita con una vegetazione che cambia gradualmente dagli alberi tropicali ai pini silvestri. Arrivati sulla parte più alta vediamo un parco eolico per la produzione di energia elettrica. Anche Tilaran, pur essendo protetta da  


una collina sovrastante è molto battuta dal vento. Noi arriviamo alle 14. Siamo in dubbio se continuare fino a Nuevo Arenal o fermarci qui. Dubbio sciolto dopo aver visto che il prossimo bus parte alle 16.45 e quindi arriveremmo ad Arenal che è già notte. Troviamo subito un alloggio al vicino Wilson Tilaran Hotel per soli 30US$. Camera spartana ed un po rustica, ma con acqua calda e molto spazio all'esterno. Dopo averci gustato la papaya e il mango comperati a Cañas partiamo a fare un giro di ricognizione. Poi mentre stiamo prendendoci dos cervezas imperiales al Soda Sabor, vediamo un grande castello di plastica per il gioco dei bambini a partire dall'ancoraggio e volare in giro sulla Plaza. Con il disappunto dei poveri bambini che cercano di tenerlo aggrappandosi come possono. Infine sarà smontato, sgonfiato e rimosso. La sera cenato al ristorante cinese, molto ben frequentato anche dai locali, a pochi passi dalla Plaza. Ci ritiriamo poi in camera per sfuggire al forte vento e alla temperatura freschina, siamo a circa 700m, e la differenza con le temperature della costa del pacifico si sentono.

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