Translate

domenica 8 febbraio 2015

05.02.2015: a Managua con visita ai progetti di AMCA

Dopo la colazione al nostro hotel, alle 8.00 veniamo “prelevati” da Isabel e Nico, per fare il giro di visite convenuto ieri con. Partiamo quindi con l'auto di Nico per la fare la visita all'ospedale Berta Calderon. Qui salutiamo Nico oggi impegnata con il ministero della salute proprio in merito all'ospedale che stiamo per visitare. A lato la foto di congedo con Isabel a sinistra e Nico a destra. Con Isabel, dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni dalla direzione, veniamo indirizzati a visitare il nuovo reparto di neonatologia

appena realizzato in ottobre con il sostegno di AMCA. Per questo progetto è stato investito circa un milione di franchi. L'ospedale è anche un centro di riferimento in neonatologia per tutto il Nicaragua. Per entrare dobbiamo metterci il grembiule da infermiere. Si tratta da come riusciamo a vedere noi profani in medicina, di un reparto equipaggiato con le apparecchiature all'ultimo stato tecnologico. Apparecchiature, come le incubatrici neonatali, molto sofisticate che servono per aiutare a sopravvivere ai bambini nati prematuramente,
sottopeso, con patologie o con complicazioni. La responsabile, del reparto è molto gentile a spiegarci i vari dettagli del reparto; ci dice che per lei il problema principale è la carenza di personale che si manifesta quando vi sono molti casi contemporaneamente. Il personale infermieristico ci sarebbe, ma manca la disponibilità finanziaria per occuparlo. Le nascite giornaliere sono fra venti e trenta. Quello che più mi colpisce è il fatto che in Nicaragua il 18% dei bambini nascono con un peso inferiore al Kg.  Bisogna tener
conto che per i pazienti tutte le cure sono gratuite, e da quanto ci consta nessuno paga la cassa malati! ca 20 - 30 nascite.
Alla fine della visita ho l'opportunità di parlare con il tecnico del reparto il quale mi mostra una serie di apparecchiature per la climatizzazione delle stazioni appena arrivate da Cuba e pronte da installare. Mi spiega anche quanto, certe volte è difficile, avere i necessari pezzi di ricambio per riparare le apparecchiature.
Poi accompagnati da Isabel con un taxi ci spostiamo e al centro infantil Barilete de Colores. Qui siamo accolti dalla direttrice Janeth e dal suo assistente Yared. Con moltissima disponibilità ci mostrano le varie aule scolastiche per i circa 400 allievi fra i 5 e i 12 anni che frequentano questo centro. Questa settimana l'infrastruttura è chiusa per vacanze e si sta preparando tutto per la riapertura di lunedì prossimo. Fiore all'occhiello della struttura, a cui AMCA partecipa finanziariamente a sostenerla, è la cucina con la mensa. Infatti come ci
dice la direttrice il governo finanzia solo l'alimentazione di base, vedi riso, fagioli, farina di mais e olio; mentre AMCA finanzia la parte supplementare, vedi carne, verdura, frutta ecc. La cuoca ci dice che viene data una particolare attenzione per una alimentazione equilibrata, senza eccessi di grassi e zuccheri. A lato la direttrice Janeth ci mostra il magazzino della cucina con quanto viene fornito dal governo. Girando fra le aule conosciamo e ci intratteniamo con il “civilista” Alan che è appena arrivato da pochi giorni e come biologo
dovrebbe occuparsi, con gli allievi più grandi, di coltivazioni
ecologiche in ambito scolastico. La molto disponibile e gentile Janeth coadiuvato dal suo assistente ci fanno vedere tutta l'infrastruttura, in particolare ci raccontano dei danni causati dal terremoto dell'aprile dell'anno scorso. Tutti i tetti, anche per il fatto che vi erano parti in Eternit, dovettero essere demoliti e rifatti. Lo stesso per la struttura portante del serbatoio per l'acqua potabile, che divenuto pericolante, dovette essere rifatto in metallo. L'investimento fu ingente e richiedette sei mesi di intensi lavori, mentre le lezioni e l'esercizio
della struttura dovette essere assicurato con delle costruzioni provvisorie. Yared ci fa notare che vi è una partecipazione molto importante collettiva dei genitori degli allievi per fare fare pulizia e tenere in ordine la struttura. Con l'aiuto di Yared prendiamo poi un taxi per ritornare all'hotel. Le due visite sono state per noi interessati in quanto ci hanno permesso di vedere la situazione contingente locale e a farci presente con quanto poco si può già fare molto. A sinistra la foto di congedo con Janeth e Yared, che ringraziamo per la loro grande disponibilità 
Nel pomeriggio, dopo essere ritornati in taxi all'hotel ed esserci rifocillati e riposati partiamo a piedi per visitare la zona della laguna di Tiscapa. Ogni volta che chiediamo a qualcuno se siamo nelle direzione giusta, ci dicono si ma el camino es muy largo! Poi raggiungiamo il bordo del cratere nel cui interno vi è la laguna de Tiscapa. Il posto è bellissimo con vista, da una parte verso il mare con i vulcani sullo sfondo, e dall'altra verso il lago di Tiscapa che come detto è all'interno del cratere, il tutto nel bel mezzo della città. La particolarità del posto è data presenza dall'enorme monumento in
metallo a l'eroe nazionale del Nicaragua: Augusto Cesar Sandino,.
Ritorniamo poi in taxi per scoprire che tutta la zona dell'hotel, o forse tutta Managua, è rimasta senza corrente elettrica e non può quindi servire la cena. Non ci resta che cenare con qualche crackers rimasto ed il cioccolato comperato a Matagalpa. Poi in camera ci  arrangiamo con un paio di candele e una lampada frontale, e buona notte. Mentre con la luce dello schermo continuo per un po a scrivere il testo per il blog. La corrente elettrica ritornerà a mezzanotte e ci costringerà ad alzarci per spegnere le luci.




Nessun commento:

Posta un commento