Stanotte verso le quattro ha iniziato a piovere
con un martellante rumore sul tetto in lamiera della nostra abitazione, mentre
dalla camera a lato sentiamo un coro di almeno due russatori all'opera.  Fatti i bagagli usciamo dalla nostra
abitazione sotto una leggere pioggerellina per andare a  fare colazione alla buona al vicino
ristorante. Con un Mototaxi andiamo fino alla strada
principale a Tziscao, sono le 8.30 e dopo soli 15 minuti di attesa, anche con
un po  di fortuna prendiamo un comodo
collectivo che va fino a Palenque.
Il viaggio fino alla nostra destinazione di San Javier dura in tutto 6 ore con un percorso interamente pianeggiante o in leggera discesa. Ci abbassiamo dai 1'600 metri di Tziscao ai 500 della grande foresta Lacandona. Qui siamo ai confini con il Guatemala e sembra di essere in una specie di Far West messicano. Durante il percorso dovremo passare tre controlli militari, ma tranquilli con controllo passaporti e qualche domanda doganale. siamo sulla frontiera e il contrabbando e l'immigrazione illegale è abbastanza presente.
 Cielo nuvoloso con qualche timido raggio di
sole dopo aver passato  il paese
Benemerito de las America (che nome strano!), ritorna a splendere il sole la
temperatura diventa gradevole, al sole quasi troppo caldo. Dopo i giorni
passati in altura un vero sollievo. La “carretera fronteriza” - Mexico 309, a
parte qualche punto critico è in buono stato. Solo in un paio di punti presenta
degli scoscendimenti che hanno portato via mezza strada, nessun problema, senza
avvisi ne niente il traffico è deviato sulla parte restante della carretera. La
strada è stata chiaramente costruita dal Governo Messicano alla lunga del
Cielo nuvoloso con qualche timido raggio di
sole dopo aver passato  il paese
Benemerito de las America (che nome strano!), ritorna a splendere il sole la
temperatura diventa gradevole, al sole quasi troppo caldo. Dopo i giorni
passati in altura un vero sollievo. La “carretera fronteriza” - Mexico 309, a
parte qualche punto critico è in buono stato. Solo in un paio di punti presenta
degli scoscendimenti che hanno portato via mezza strada, nessun problema, senza
avvisi ne niente il traffico è deviato sulla parte restante della carretera. La
strada è stata chiaramente costruita dal Governo Messicano alla lunga del
confine per permetterne una facile colonizzazione. Difatti della grande foresta Lacandona non sono rimasti che due Parchi protetti, la Reseva de la Biosfera de los Montes Azules e la Lacatun. Grandi pascoli rubati alla foresta e molte nuove piantagioni di palme da olio, non come nel Borneo ma le piantagioni son in abbondante espansione.
 Intanto il bus continua spedito continuando a
scaricare e caricare nuovi passeggeri, ma mai sovraccaricandolo.
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scaricare e caricare nuovi passeggeri, ma mai sovraccaricandolo.
Il viaggio fino alla nostra destinazione di San Javier dura in tutto 6 ore con un percorso interamente pianeggiante o in leggera discesa. Ci abbassiamo dai 1'600 metri di Tziscao ai 500 della grande foresta Lacandona. Qui siamo ai confini con il Guatemala e sembra di essere in una specie di Far West messicano. Durante il percorso dovremo passare tre controlli militari, ma tranquilli con controllo passaporti e qualche domanda doganale. siamo sulla frontiera e il contrabbando e l'immigrazione illegale è abbastanza presente.
 Cielo nuvoloso con qualche timido raggio di
sole dopo aver passato  il paese
Benemerito de las America (che nome strano!), ritorna a splendere il sole la
temperatura diventa gradevole, al sole quasi troppo caldo. Dopo i giorni
passati in altura un vero sollievo. La “carretera fronteriza” - Mexico 309, a
parte qualche punto critico è in buono stato. Solo in un paio di punti presenta
degli scoscendimenti che hanno portato via mezza strada, nessun problema, senza
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sole dopo aver passato  il paese
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parte qualche punto critico è in buono stato. Solo in un paio di punti presenta
degli scoscendimenti che hanno portato via mezza strada, nessun problema, senza
avvisi ne niente il traffico è deviato sulla parte restante della carretera. La
strada è stata chiaramente costruita dal Governo Messicano alla lunga del
confine per permetterne una facile colonizzazione. Difatti della grande foresta Lacandona non sono rimasti che due Parchi protetti, la Reseva de la Biosfera de los Montes Azules e la Lacatun. Grandi pascoli rubati alla foresta e molte nuove piantagioni di palme da olio, non come nel Borneo ma le piantagioni son in abbondante espansione.

 Intanto il bus continua spedito continuando a
scaricare e caricare nuovi passeggeri, ma mai sovraccaricandolo.
Intanto il bus continua spedito continuando a
scaricare e caricare nuovi passeggeri, ma mai sovraccaricandolo.



 
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