Translate

giovedì 18 dicembre 2014

16.12.2014: a Chetumal

Museo Maya in mezzo al cantiere
Appena alzati, mentre già splende il sole sulla vicina piscina andiamo a fare una ottima e abbondante colazione messicana al ristorante Las Palmas annessa al nostro hotel. Non avendo finora trovato una possibilità di noleggiare a condizioni interessanti un'auto per fare un giro di una decina di giorni nel Chiapas decidiamo di prolungare il nostro soggiorno al Los Cocos per verificare le varie opzioni di come continuare il viaggio. Fatta la ricca colazione partiamo a fare la visita del Mercado Central e del Museo de la Cultura Maya.
Il Museo è molto ben concepito su tre piani dando ad ogni piano una buona visione dei vari aspetti storici e sociali delle popolazioni Maya che hanno popolato il Sud del Messico, il Guatemala e una parte dell'Hoduras. Per noi il piano più interessante è quello inerente l'astronomia, la matematica e la cosmologia dei Maya. In questi campi i Maya eccelsero fra tutte le altre culture Precolombiane e non solo. Nella matematica i Maya avevano un sistema in base 20 e conoscevano la cifra 0. Un raffinato sistema di rappresentazione numerica permise ai Maya di datare molte opere, aiutando oro agli archeologi. Con dei semplici punti e linee orizzontali rappresentavano le cifre che poi in modo posizionale sequenzialmente andavano a formare anche dei grandi numeri. Per chi è interessato vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_maya. Sulle conoscente astronomiche, ho già un
po riferito nella descrizione di Chichèn Itzà, ma fra le quanto non riferito spicca la conoscenza delle fasi lunari, e dei vari pianeti come Venere e Marte, ma in particolare la capacità di prevedere le eclissi solari e lunari con addirittura 30 anni in anticipo. I Maya (meglio detto i nobili ed i sacerdoti) avevano anche un sistema di scrittura a glifi, paragonabile a quello degli egizi, che fu decifrato dopo molte peripezie e difficoltà dal russo Jurij Knosorov solo nel 1952, basandosi sugli unici Codici Maya ritrovati a Dresda, Parigi e Londra. I conquistadorers spagnoli infatti, non riuscendo a capire e 
imparare la scrittura Maya, decisero di distruggere tutto quanto di scritto esisteva. Nella loro furia distruttiva, lo fecero talmente bene che ne sparì l'uso locale e si salvarono solo i tre citati “Maya C
odex”. E' per me tutt'ora inconcepibile la mancanza di rispetto dei colonizzatori al riguardo delle culture conquistate! Terminata l'interessante visita andiamo al Ristorante del Vaticano, si si chiama proprio così, rifocillarci con una serie di Tacos. Nel resto del pomeriggio terminiamo la ricerca di un auto a noleggio
Al Mi viejo
rinunciandoci; siamo in stagione alta e così anche i prezzi sono lievitati alle stelle. Continueremo quindi il nostro viaggio con i mezzi pubblici. Poi facciamo una lunga pausa per rinfrescarci con un mojito in attesa del tramonto in vicinanza del Boulevard Bahia in riva alla laguna. A cena finiamo nel Ristorante “Mi viejo” davanti al mercato centrale dove per pochi pesos ci servono un ottimo ed abbondante pesce alla messicana fatto al cartoccio.




Nessun commento:

Posta un commento