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Museo Maya in mezzo al cantiere |
Appena
alzati, mentre già splende il sole sulla vicina piscina andiamo a
fare una ottima e abbondante colazione messicana al ristorante Las
Palmas annessa al nostro hotel. Non avendo finora trovato una
possibilità di noleggiare a condizioni interessanti un'auto per fare
un giro di una decina di giorni nel Chiapas decidiamo di prolungare
il nostro soggiorno al Los Cocos per verificare le varie opzioni di
come continuare il viaggio. Fatta la ricca colazione partiamo a fare
la visita del Mercado Central e del Museo de la Cultura Maya.
Il
Museo è molto ben concepito su tre piani dando ad ogni piano una
buona visione dei vari aspetti storici e sociali delle popolazioni
Maya che hanno popolato il Sud del Messico, il Guatemala e una parte
dell'Hoduras. Per noi il piano più interessante è quello inerente
l'astronomia, la
matematica
e la cosmologia dei
Maya. In questi campi i Maya eccelsero fra tutte le altre culture
Precolombiane e non solo. Nella matematica i Maya avevano un sistema
in base 20 e conoscevano la cifra 0. Un raffinato sistema di
rappresentazione numerica permise ai Maya di datare molte opere,
aiutando
oro
agli archeologi. Con dei semplici punti e linee orizzontali
rappresentavano le cifre che poi in modo posizionale sequenzialmente
andavano a formare anche dei grandi numeri. Per chi è interessato
vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_maya.
Sulle conoscente astronomiche, ho già un
po riferito nella
descrizione di Chichèn Itzà, ma fra le quanto non riferito spicca
la conoscenza delle fasi lunari, e dei vari pianeti come Venere e
Marte, ma in particolare la capacità di prevedere le eclissi solari
e lunari
con addirittura 30 anni in anticipo. I Maya (meglio detto i nobili ed
i sacerdoti) avevano anche un sistema di scrittura a glifi, paragonabile a quello degli egizi, che fu
decifrato dopo molte peripezie e difficoltà dal russo Jurij Knosorov
solo nel 1952, basandosi sugli unici Codici Maya ritrovati a Dresda,
Parigi e Londra. I conquistadorers spagnoli infatti, non riuscendo
a capire e
imparare la scrittura Maya, decisero di distruggere tutto quanto
di scritto esisteva. Nella loro furia distruttiva, lo fecero talmente bene che ne sparì l'uso
locale e si salvarono solo i tre citati “Maya Codex”.
E' per me tutt'ora inconcepibile la mancanza di rispetto dei
colonizzatori al riguardo delle culture conquistate! Terminata l'interessante visita andiamo al Ristorante del Vaticano, si si chiama proprio così, rifocillarci con una serie di Tacos. Nel resto del pomeriggio terminiamo la ricerca di un auto a noleggio
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Al Mi viejo |
rinunciandoci; siamo in stagione alta e così anche i prezzi sono lievitati alle stelle. Continueremo quindi il nostro viaggio con i mezzi pubblici. Poi facciamo una lunga pausa per rinfrescarci con un mojito in attesa del tramonto in vicinanza del Boulevard Bahia in riva alla laguna. A cena finiamo nel Ristorante “Mi viejo” davanti al mercato centrale dove per pochi pesos ci servono un ottimo ed abbondante pesce alla messicana fatto al cartoccio.
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