Oggi giorno di riposo che ci permette di
liquidare alcune pratiche amministrative, rispondere alla posta elettronica e
aggiornare il Blog e leggere il libro di Bartolomè de las Casas “Relazione
sulla distruzione delle Indie”. Da questo vi riporto il capitolo dove egli
in forma idealistica, anticipando di molto i pensieri sui dritti umani, da
consigli ai regnanti, nel caso specifico al Re cattolici di Castiglia: … dagli
inizi fino ad oggi (nel 1552 quando lui vive definitivamente in Spagna) mai
nessuna guerra degli spagnoli contro gli indigeni ha avuto alcun principio di
giustizia.
La sovranità conquistata con le armi non abolisce l'autorità dei cacicchi locali, e che ha da essere considerata unicamente come una forma di protettorato; la presenza degli spagnoli è giustificata soltanto dal compito di evangelizzazione , il quale deve essere inteso unicamente nella forma di una proposta, di un invito che gli indigeni saranno liberi di accettare o respingere.
Più avanti denunciando il carattere usurpatorio delle conquiste afferma l'obbligo della restituzione e addirittura dell'indennizzo! In merito al Perù po dice chiaramente: gli spagnoli che ebbero parte
nella pesa e nell'usurpazione del Cuzco (la capitale dell'imperi Inca), e nella spartizione delle case, edifici, templi, e terre, peccarono mortalmente e sono in obbligo di restituire agli Inca, ai loro eredi e agli altri indigeni che li possedevano case e poderi. Il Re cattolico di Castiglia, nostro signore, è in obbligo, se vorrà salva la sua anima, di restituire i regni del Perù all'inca nipote di Guanicapac, erede dei suddetti regni. Ed é obbligo di ridare agli altri signori ciò che loro apparteneva … rincara poi dicendo: poche se nei detti regni si soffrono difetti, malanni e rovine … è ora obbligato (il Re di Castiglia) a restituire ricchezze e regni mal tolti, a fare la guerra ai sui stessi sudditi e a sacrificare, se sarà necessario, la sua stessa vita; perché giustizia sia fatta. Parole sante che però rimasero solo scritte!
La sovranità conquistata con le armi non abolisce l'autorità dei cacicchi locali, e che ha da essere considerata unicamente come una forma di protettorato; la presenza degli spagnoli è giustificata soltanto dal compito di evangelizzazione , il quale deve essere inteso unicamente nella forma di una proposta, di un invito che gli indigeni saranno liberi di accettare o respingere.
Più avanti denunciando il carattere usurpatorio delle conquiste afferma l'obbligo della restituzione e addirittura dell'indennizzo! In merito al Perù po dice chiaramente: gli spagnoli che ebbero parte
nella pesa e nell'usurpazione del Cuzco (la capitale dell'imperi Inca), e nella spartizione delle case, edifici, templi, e terre, peccarono mortalmente e sono in obbligo di restituire agli Inca, ai loro eredi e agli altri indigeni che li possedevano case e poderi. Il Re cattolico di Castiglia, nostro signore, è in obbligo, se vorrà salva la sua anima, di restituire i regni del Perù all'inca nipote di Guanicapac, erede dei suddetti regni. Ed é obbligo di ridare agli altri signori ciò che loro apparteneva … rincara poi dicendo: poche se nei detti regni si soffrono difetti, malanni e rovine … è ora obbligato (il Re di Castiglia) a restituire ricchezze e regni mal tolti, a fare la guerra ai sui stessi sudditi e a sacrificare, se sarà necessario, la sua stessa vita; perché giustizia sia fatta. Parole sante che però rimasero solo scritte!
Noi invece passiamo tutta la giornata davanti alla cabana a due
passi dall'acqua del lago. Il tempo è splendido con il sole che ci riscalda
dalla fresca aria che viene dal lago. Solo il pomeriggio decidiamo di partire e
a fare una camminata nella zona visitando la riva del lago fino dove
l'allagamento non ne impedisce la continuazione. Qui notiamo che diverse
cabanas sono finite sott'acqua cosi come il campo di calcio metà sommerso è più
indicato per la pallanuoto che per il calcio. Passata poi la sessione fotografica
del tramonto andiamo a cenare all'ottimo ristorante di ieri.
Poi mentre arrivano con i Bus gli
inquilini per passare la notte nelle
capanne vicine anche noi ci ritiriamo per leggere e poi addormentarci.
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