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sabato 13 dicembre 2014

13.12.2014: da Valladolid a Cobà

Anche stamattina ci godiamo la buona colazione a base di omelette, frutta e pancake (in messicano Hot Cakes) sul tetto-terrazza del nostro Hotel Aurora. A lato una foto di un semaforo fiorito con i segnali stradali e la numerazione delle strade, le Calles con i numeri pari sono nell direzione sud.nord, quelle con i numeeri dispari est-ovest. Alle 9.30 siamo puntuali al terminal dei bus per continuare il viaggio verso Cobà dove vogliamo passare la giornata dedicandola nuovamente all'archeologia Maya. Cobà e rinomata per essere, a differenza di Chichèn Itzà

ancora poco restaurata, molto estesa e interamente avvolta nella foresta. Un posto unico anche i via “socbeob” ben conservati, sono gli ampli viali cerimoniali dei Maya con pavimentazione calcarea. In se strano perché i Maya non conoscevano la ruota, quindi non avevano la necessità di costruire strade così confortevoli! Ma in effetti più che strade di collegamento avevano uno scopo cerimoniale. In tutto sono 40 i “sacbeob” che passano per Cobà collegando siti lontani anche fino a 100km. Architettonicamente e
culturalmente Cobà, a differenza di altre insediamenti Maya dello Yucatan, è stata sotto l'influsso dei Maya di Tikal, oggi nel Guatemala. Ciò che pone molti quesiti anche agli archeologi. Storicamente è più antica delle vicine Chichèn Itzà o Tulum e raggiunse massimo splendore attorno al 800 -1'000 d. C. quando si pensa avesse ca. 40'000 abitanti.
Noi partiamo dal terminal con un Bus della Mayab alle 9.30 per arrivare poco prima di mezzogiorno Cobà. Qui dopo aver ammirato la bella e intensamente azzurra laguna ci incamminiamo alla ricerca dell'hotel Sac-be (dal nome dei sentieri cerimoniali Maya). Il posto è accogliente e mentre aspettiamo che sia pronta la nostra camera ci rinforziamo con un “cafferon messicano”. Dedicheremo poi tutto il pomeriggio per la visita del sito archeologico con i vari gruppi di rovine disseminate nella foresta. Fra questi il Nahoch Mul (grande tumulo o grande piramide) che con l'altezza di 42 metri è la seconda costruzione Maya dello Yucatan. Di particolare il fatto che si possa scalare la ripida piramide, ciò che permette anche di vedere i vari stili di salita e discesa degli scalini. Abbiamo visto una corposa turista scendere tutta la piramide strisciando il sedere sugli scalini. Che sia questo il motivo che questa attività è stata proibita quasi in tutti siti Maya?
Terminata la nostra lunga camminata archeologica – forestale di almeno 10km ci fermiamo al ristorante in riva alla laguna per gustarci un cerveca e un guacamole. Poi stanchi della lunga giornata ci rifugiamo in camera a riposarci, mentre dalla vicina chiesetta sentiamo le orazioni della messa serale.




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