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domenica 28 dicembre 2014

27.12.2014: da Comitan a Montebello

Anche stamattina ci alziamo presto per andare sulla Plaza e fare una buona colazione (desayuno) con i primi raggi del sole. Rimaniamo un po sorpresi di vedere attorno a noi qualche turista straniero in un posto così discosto, ma ascoltando bene parlano messicano, devono quindi essere, visti i capelli biondi dei figli, degli immigrati nordeuropei. Noi, dopo aver fatto il pieno di pesos al bankomat, prendiamo poi i bagagli e ci incamminiamo su un percorso tutto in discesa verso il terminal dei collectivos per prendere quello per Montebello, la nostra prossima destinazione per visitare le pittoresche lagune inserite in un parco nazionale.Saranno anche oggi una sessantina di km pianeggianti su carretera muy buena.
Partiamo molto agiati, ma poi continuano a salire gente e arriviamo ad
essere persino in 18 su un bus di 14 posti. Su un tratto di percorso abbiamo quali vicini una coppia con un bambino piccolo. Lei è una india, mentre lui non lo è e parla molto bene l'inglese, essendo stato per trenta anni a San Diego. Ora è qui e vorrebbe con l'aiuto dei genitori costruire una casa per poter avere altri figli … ha però ancora malinconia della California!
Intanto noi verso le 10 arriviamo alle prime fermate all'interno del parco nazionale e non sappiamo bene dove scendere per trovare più facilmente un alloggio. Scendiamo alla seconda fermata dove un taxista dice di portarci senza impegno a trovare una cabanas per la notte. Ci porta in un bel posto nel mezzo della foresta, il prezzo è molto elevato, ma il peggio è che saremo quasi i soli senza gradi possibilità di spostamento. Decidiamo cosi di farci portare da Delmar, cosi si chiama il nostro autista, al villaggio vicino di Tziscao per cercare un alloggio più conveniente e meglio situatao. Finiamo al posto chiamato Cabanas de Playa escondida (spiaggia nascosta) un posto bellissimo proprio sulla riva dell'omonimo lago.
Per arrivare alla nostra abitazione dobbiamo percorre una cinquantina di metri su passerelle. La nostra abitazione è a due metri dall'acqua, ma guardando in giro bene vediamo che una gran parte della zona è sommersa. Ci diranno che ha piovuto molto e che è un segno del cambiamento climatico. Sistemati i bagagli ritorniamo con Delmar per fare un tour delle varie lagune. In tutto il parco ve ne sono una sessantina con colori e dimensioni diversi. Noi visiteremo dapprima la laguna internazionale la quale è tagliata in due dal confine fra Messico e Guatemala, una fune con dei palloni ne segnala il
percorso. Qui si può fare due passi in Guatemala senza dover presentare il passaporto, ma solo per fare acquisti di artigianato guatemalteco, che poi non è molto diverso di quello chiapateco. A sinistra una foto sul confine Messico - Guatemala che si vede alle nostre spalle; io sono in Guatemala e Maggie in in Messico! Continuiamo poi per la laguna Pujoj, che con una bella isola nel mezzo, come ci dice Delmar, è stata teatro di un film con Banderas. Segue poi la visita al punto chiamato “Mirador de las cinco lagunas”, da dove si possono ammirare tre lagune da una parte della
strada e due dall'altra, molto belle per i colori che a seconda del sole vanno dal verde al blu e al turchese. Per finire andiamo alla laguna di Montebello la più grande e quella che da il nome al Parco. Il nostro fido Delmar ci porterà poi indietro a Tziscao dove per ancora due ore ci godiamo il calar del sole proprio davanti alla nostra abitazione. Occasione che ci permette di scattare innumerevoli foto con il sole che fa le bizze con le nuvole davanti all'isolotto con le piante di pino davanti a noi. Passato il tramonto andiamo al vicino ristorante per gustarci due buone mojarras (carpe) fatte alla maniera di qui con tanti
pomodori e peperoncini, tanto per cambiare, non piccanti. Poi cerchiamo di approfittare del, seppur scadente collegamento internet per aggiornarci e aggiornare il presente Blog. Intanto abbiamo deciso di approfittare del bel posto e fermarci anche domani.taxista dice di portarci senza impegno a trovare una cabanas per la notte. Ci porta in un bel posto nel mezzo della foresta, il prezzo è molto elevato, ma il peggio è che saremo quasi i soli senza gradi possibilità di spostamento. Decidiamo cosi di farci portare da Delmar, cosi si
chiama il nostro autista, al villaggio vicino di Tziscao per cercare un alloggio più conveniente e meglio situato. Finiamo al posto chiamato Cabanas de Playa escondida (spiaggia nascosta) un posto bellissimo proprio sulla riva dell'omonimo lago.


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