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martedì 23 dicembre 2014

21.12.2014: Da Palenque a Agua Azul

Facciamo colazione a base di Hot Cakes (pancakes), questa volta non troppo speciali, al ristorante dell'hotel Xibalba prima di prendere i bagagli e recarci nelle zona della partenza del collectivos per prenderne uno per Agua Azul. Al primo momento ci dicono che il prossimo parte solo fra due ore, ma subito dopo ci dicono che se ci aggreghiamo ad un altro gruppo in attesa potremmo partire subito. Contrattato il prezzo eccoci pronti a partire, ma poi il tipo comincia a tirarla per le lunghe, telefona di qua e di la, si mette girare con il furgone per il paese, poi finalmente, anche se non tutto pieno, si parte.




Lui è sempre al telefono e fatti un paio di km, giriamo e ritorniamo in centro a prendere altri due passeggeri. Avremo perso un'ora, ma ora simo finalmente in viaggio per Agua Azul. Prima però, appena entriamo nelle prime colline del Chiapas, facciamo una fermata per visitare la cascata di Misol-ha. Avrà una caduta i 40m, ed così ben inserita nelle foresta tropicale che, vista in controluce, sembra un paesaggio fiabesco. Difatti l'immagine meglio riuscita è quella con una giovane vestita di giallo, in meditazione davanti alla cascata. Facciamo poi il giro passando anche dietro al sipario di acqua della cascata, rientrando cosi leggermente umidificati! Il viaggio poi continua verso Agua Azul assieme a Gabriel e la sua famiglia, che vengono da Tuxla e stanno visitando la regione di Palenque. All'entrata di Agua Azul, ad un posto di blocco di militanti zapatisti, una quarantina circa, ci viene chiesto di pagare loro un obolo. Paghiamo 10 Pesos per persona, poi fra i sorrisi dei presenti ci abbassano la corda e possiamo ripartire. L'autista ci dice che fanno delle apparizioni repentine, incassano qualcosa per lo sviluppo dell'educazione di base ritenuta carente qui nel Chiapas rispetto al resto del Messico, e poi si spostano altrove. Entrati nel grande ed animato posteggio dei bus veniamo scaricati e ci rechiamo al più vicino ristorante per rinfrescarci e prepararci alla ricerca di un alloggio. Ne trovo uno subito a pochi passi, anche se molto rustico ed essenziale è pulito e conveniente (400Pesos). Las Cabanas “La pimenta” è il classico posto per una notte e nulla più. Messo il costume da bagno partiamo subito all'esplorazione della zona delle cascate. Il posto è bellissimo con questa moltitudine di cascate e pozze di un intenso color blu – turchese. Il colore è dato dall' alto tenore di calcare e di sali di magnesio contenuto nell'acqua E' tanto spettacolare che non si riesce a smettere di fotografare. Oggi vi è un po' di movimento, visto che siamo di domenica e molti messicani hanno già iniziato le vacane natalizie. Qui ne approfittano per fare un rinfrescante bagno nell'acqua delle pozze più tranquille. Noi facciamo un giro di o.ca. 3km verso la zona a monte della cascata e troviamo dei bei posti per fare il bagno, l'ambiente attorno è veramente incantevoli. Verificando nel mio diario del viaggio in Camper del 1976, vedo che ci arrivammo qui il 30 di marzo percorrendo una strada sconnessa e polverosa, e trovammo un posto ancora selvaggio e conosciuto solo da pochi hippies. Oggi è naturalmente tutto commercializzato con centinaia di stand che vendono quasi tutti i medesimi souvenirs e cianfrusaglie. A metà percorso ci fermiamo per rifocillarci con delle empanadas e una fresca noce di cocco. Fino all'imbrunire ci fermiamo a fotografare e filmare le magnifiche cascate ed il paesaggio attorno. Poi finiamo in un ristorante vicino alla riva del fiume dove ci facciamo servire delle Mojarras (carpe di fiume) fritto e al cartoccio con banane fritte e tortillas. Non male sia la quantità sia la preparazione. Poi a nanna, nel nostro letto con le lenzuola al poliester, nuove appena spacchettate dall'imballaggio. Ne abbiamo la prova nel cestino dei rifiuti. Peccato che il bagno sia senza aperture, umido e puzzolente, ma per una notte ci si può accontentare considerato il compenso dato dal bel posto attorno!

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