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lunedì 15 dicembre 2014

14.12.2014: da Cobà a Tulùm

Per quasi tutta la notte, da sabato a domenica, siamo allietati dalla musica messicana di un vicino ristorante. Non ci disturba, anzi ci aiuta ad addormentarci! Ma poi il peggio arriva alle 5 del mattino quando inizia a cantare il gallo proprio sotto la nostra finestra, sembra quasi di averlo in camera!
Niente male è ora di alzarsi mettermi ad aggiornare il Blog e cercare informazioni su come continuare il viaggio. Per la colazione, visto che da noi stanno facendo pulizia, optiamo per il vicino e più accogliente  ristorante.

Qui abbiamo la sorpresa di costatare che l'hotel riportato dalla guida della Lonely Planet, del nome “Sac be” sarebbe questo dove siamo ora.La differenza sta nella piccola differenza di scrittura fra Sac-be e Sac be. Never mind: in uno abbiamo dormito e nell'altro fatto colazione. In ogni caso in ambedue abbiamo avuto un ottimo e cordiale servizio. Poi alle 9.30 ci appostiamo sulla strada per prendere il Bus di Oriente, vedi foto, per Tulum che arriva verso le 10. In
un'ora siamo al Terminal dei Bus del centro città, dopo un rinfresco con un “jugo de naranja” ci avviamo alla ricerca del Pacha Tulum, l'hotel che abbiamo prenotato on-line. Veniamo accolti qui da una coppia di Bolognesi che da un anno gestiscono questa piccola ma accogliente struttura di una decina di camere con annesso ristorante. In particolare, per noi almeno, viene servito caffè Lavazza. Scaricati i bagagli partiamo subito per las Playas che stanno a circa 3.5Km. Per 60 Pesos, ne voleva 80, ci
facciamo portare su una spiaggia in zona nord, non lontana delle rovine di Tulum. Per alcune ore ci godiamo la bella spiaggia con la finissima sabbia bianca ed il mare con colori fra il verde e il turchese. Qui siamo fra i turisti con il portafoglio pesante, le camere, in questa stagione, girano infatti fra 100 e i 600US$ per notte. Quindi ben oltre il nostro budget giornaliero. Intanto cercando di ricordarmi di come era la zona nella primavera del 1976 mi vengono in mente le capanne e gli spiazzi dove erano
appollaiati gli hippis nordamericani ed europei che popolavano la zona della spiaggia vicino alle rovine Maya. Il paese di Tulum era un gruppo di capanne di pescatori e non molto di più. Dal mio diario leggo:
Sulla spiaggia ci prendiamo una birra fresca e un guacamole, prima di partire per la visita delle rovine, che appositamente abbiamo rimandato in serata, per evitare la massa dei turisti ed avere la luce solare serale per le foto archeologiche. Il sito archeologico di
Tulum è l'unico insediato Maya sulla costa e con accesso diretto al mare. Nel periodo di massimo splendore fra il 1200 e il 1250 d.C. Tulum doveva essere un importante centro portuale. Da qui i Maya percorrevano con le loro imbarcazioni a vela le coste fino al Belize ed all'attuale Guatemala. Quando nel 1518 arrivarono i primi spagnoli Tulum era già in declino e venne abbandonata poco dopo. Il vero nome Maya di Tulum sarebbe Zamà che significa Alba. Le rovine sono situate all'interno di mura di
progtdezione, indicando che anche fra i Maya vi erano forti lotte di potere. >La parte più notevole è quella rappresentata di tempi costruiti sulla roccia a picco sul mare, come il Templo de la Estela, del Dios desendiente, del Viento e naturalmente la Piramide El Castillo. All'imbrunire usciamo dal sito e siamo festeggiati da numerosi uccelli colorati che svolazzano giocano sul viale di uscita. Con un “collectivo” rientriamo poi in centro per andare cenare in un restorante vegetariano. Caro ma non tanto valido quanto a noi servito. Ottimo invece la noce di cocco fresca. Poi passo la serata per verificare e cercare info su come procedere il nostro viaggio. Vorremmo passare qualche giorno su una spiaggia di Tulum, ma sta iniziando la stagione alta per cui i costi degli alberghi, già cari e rari, fra un paio di giorni raddoppieranno. Ci rimane l'opzione di spostarci in zone meno turistiche e essere più flessibili negli spostamenti, come per esempio noleggiare un'auto. Intanto sto seguendo con attenzione cosa sta succedendo da noi in Ticino con l'imminente votazione in Gran Consiglio sul progetto del Parco del Piano di Magadino.


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