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venerdì 19 dicembre 2014

17.12.2014: da Chetumal alla laguna de Bacalar

Dopo la colazione continentale al ristorante LasPalmas annesso all'hotel, ci dirigiamo verso la stazione dei Bus davanti al mercato. Siamo ancora presto e possiamo vedere i venditori che arrivano con i loro prodotti freschi per esporli in vendita. Ne approfittiamo per chiedere loro i nomi di certi vegetali che non conosciamo. Ed è encomiabile come sono disponibili a spiegarci cosa sono, come si chiamano e come si preparano. La partenza del bus al terminal ADO è alle 9.40; e arriviamo a Bacalar alla fermata sulla strada principale dopo una comoda ora di viaggio.
Da qui con un taxi ci facciamo portare al Hostel Pata de Perro, letteralmente zampa di cane, dove la gentile gestrice Veronica, oltre a darci una accogliente camera con frigo e cucina ci organizza sul posto un Tour nella laguna con la cordiale guida Amir. Qui siamo ai bordi della “Laguna de lo sietes colores” una lingua d'acqua multicolore di ben 60km di lunghezza, per la larghezza massima di 2.5km. I colori visti dalle varie angolazioni sono magnifici e vanno dal bianco al verde, fino al turchese più intenso. E anche l'acqua toccata e vista da vicino è veramente fresca e cristallina. Intanto noi
ci prepariamo nell'accogliente e luminosa camera per l'uscita in barca, con bagno e snorkeling nella laguna con Amir. Sarà una fantastica avventura con una decina di altri turisti, fra i quali un toscano che vive a Londra e un ligure di nome Maurizio che gira in America centrale già da tre mesi. La prima parte del Tour comprende il passaggio fino all'entrata della laguna del canale dei Pirati. Uno stretto canale che porta nella laguna dell'acqua marina, ma ai tempi degli spagnoli era usato anche dai pirati per attaccare e saccheggiare l'insediamento di Bacalar, da dove partivano i trasporti
di oro, metalli preziosi e altre mercanzie dalle colonie verso la Spagna. È questo il motivo per cui la città fu protetta con un imponente fortezza, il forte San Felipe. All'entrata del canale dei Pirati, sotto le istruzioni di Amir facciamo una bella “infangata” sul nostro corpo con un finissimo fango di un penetrante odore di zolfo e di uova marce. Secondo Amir le proprietà curative del fango iniziano a fare effetto dopo l'essicazione sulla pelle del fango. Fatto l'esercizio partiamo poi per nuotate, e fare snorkeling nel bellissimo Cenote negro, Ha un diametro di 100m e una profondità di altrettanti. Poi facciamo passare altre due cenotes lungo la costa, visitiamo un punto dove si trovano
o
degli stromolotiti, per poi andare alla fine della laguna a fare una nuotata con snorkeling nella corrente d'acqua che entra nella laguna. Il posto ed i colori sono incantevoli. Intanto però io nell'intento di mettermi la maschera entrando in acqua, non mi accorgo di portare ancora gli occhiali che perdo nella corrente. Quando mi rendo conto è troppo tardi gli occhiali sono spariti dalla vista con la corrente del canale. Proprio nello stesso punto dove tutti stavano cercando la mini-videocamera di Carlos un turista messicano che l'aveva lasciata cadere in acqua, mentre eravamo ancora sulla barca. Niente da fare ne per la videocamera, ne per i miei occhiali. Ritornati a Bacalar andiamo a cenare alla Playita, sulla riva della laguna, prima di fare il giro notturno della Plaza e rientrare al nostro alloggio. 




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