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sabato 20 dicembre 2014

20.12.2014: a Palenque

Oggi è una giornata di pausa, dopo il “tour de force” dei ieri, oggi facciamo colazione allo stesso posto dove avevamo cenato di ieri. Qui ci facciamo servire un “jugo verde”, che avevamo visto bere da altri ieri. Si tratta di succo di ananas fresco con, sedano e chaya, la verdura che gli da il tipico color verde; il gusto è gradevole e rinfrescante! Il posto qui è tranquillo, pulito  anche se appena fuori gli operai stanno sistemando la strada. La connessione Internet qui è ottima e cerchiamo di approfittarne.
 L'interessante è che finora negli alberghi e nei buoni ristoranti i collegamenti WiFi sono sempre disponibili gratuitamente. La qualità è molto variabile, ma con un po di pazienza si riesce a comunicare quasi dappertutto. Tranquillamente facciamo poi a piedi un lungo giro della città di Palenque, passando dalla via principale, la Benito Juarez, fino alla Plaza Central con la chiesetta di Santo Domingo. La piazza, a differenza di quelle viste in altre città, non è niente di particolare, a dire il vero banale e abbastanza mal tenuta! Al Cafè Maya, all'angolo della Plaza, ci gustiamo un buon caffè Bio del
Chiapas, qui chiamato cafè organico. All'ufficio turistico ci facciamo dare info sulle nostre prossime destinazioni e della buona documentazione sul Chiapas. Continuiamo poi il nostro giro con la visita dell'animato “mercado central”. Qui ci comperiamo una bella e ben matura papaya, che andiamo poi a mangiare nell'atrio davanti alla nostra camera. Veramente ottima, cosi fresca e con il succo di una limetta! Il tutto per il modico costo i 1.50 CHF. Mi immergo poi per il resto del pomeriggio per liquidare gli e-mail e aggiornare il Blog. A cena finiamo al solito ristorante Chablis, anche perché vogliamo collegarci in videoconferenza con la figlia Nadja a Tokio. Anche da lei, passate le “turbolenze aziendali”, abbiamo buone news, dato che le è stato prolungato il contratto di lavoro fino a luglio. Poi rientro in camera,
dove per me si è resa necessaria una cura alle numerose punture di zanzare che mi sono preso durante la notte sul Bus di ieri. Le bastarde ne hanno approfittato del mio sonno e mi hanno punto addirittura attraverso le calze. Sembra niente di grave, ma il prurito che mi danno è molto fastidioso.








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