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martedì 23 dicembre 2014

22.12.2014: da Agua Azul a Ocosingo


Ci alziamo dopo la partenza del gruppo dei vicini di camera arrivati ieri notte in auto dopo il nostro rientro. Sono stati cosi silenziosi che non ci sismo neanche accorti della loro partenza. Intanto fa fresco e c'è una leggere nebbiolina fino che poi i primi raggi del sole la fanno sparire. Al fiume, dove ci rechiamo con i primi raggi di sole, l'ambiente è sempre spettacolare con degli accenni di arcobaleno sopra le cascate. Prendiamo la colazione sfruttando i primi raggi del sole con “uevo ranchero” e Hot Cackes per Maggie, abbondante e buona! Poi ci facciamo portare in Taxi fino all'incrocio della strada per Ocosingo.
Sul percorso rivediamo il  gruppo dei zapatisti di
ieri, ma si stanno appostati solo a guardare chi passa.  Il primo collectivo che arriva è pieno, così ci tocca attendere il prossimo fra ca. mezz'ora. Niente male cosi posso iniziare a leggere il libro di Bortolomè de las Casas, del titolo “Brevissima storia della distruzione delle Indie” che ho preso con me da leggere a San Cristobal de las Casas. Bartolomè, frate domenicano divenuto poi per un breve tempo vescovo di San Cristobal è stato il primo a denunciare la carneficina disumana fatta dai conquistadores ai danni delle popolazioni indigene. Dopo essere stato anche lui per un breve periodo a Cuba uno dei favoriti dalla politica di repressione dell'affidamento, ebbe,
come Paolo sulla via i Damasco, la sua illuminazione e si diede da fare contro tutte le possibili resistenze terrene e spirituali, a difendere i diritti degli indigeni. Non Ebbe un grande risultato pratico, gli spagnoli continuarono il loro saccheggio con un vero e proprio etnicidio delle popolazioni indigene, rimasero però le sue
crude testimonianze e proposte per migliorare la situazione. Seguiranno maggiori info sul testo del libro quando ne avrò letto qualche capitolo. Intanto verso le 10.30 arriva il collectivo che ci porta, percorrendo un percorso quasi tutto in salita e pieno di curve fino alla cittadina di Ocosingo, posta a circa mille metri di altura. Abbiamo voluto fare tappa qui per evitare di andare d'un colpo ai 2'100 metri si San Cristobal. Il tempo è bello e la temperatura diurna su 25 gradi, di notte può però scendere a 10 – 15 gradi. Dalla fermata dei bus in taxi arriviamo all'hotel Plaza Central, dove
troviamo subito un accogliente, spazioso e ben pulito alloggio. La Plaza con il suo ampio Zocalo è una vera oasi in mezzo alla città la quale è inserita in una vasta conca verde fra le montagne attorno. Fatto il giro della Plaza ci fermiamo al ristorante sotto il nostro Hotel per prenderci un buon guacamole. Il migliore finora, e due cervecas Corona. Intanto dal ristorante Las Delicias dove siamo possiamo osservare due VW-Fans che stanno mettendo a lucido un modello tutto particolare. All'ufficio turistico ci facciamo spiegare come visitare domani le rovine Archeologiche di Tominà per poi finire a visitare il brulicante mercato cittadino. Qui ci accorgiamo che tutta la città è senza corrente elettrica. Passeremo la sera al ristorante ed in camera alla romantica luce di candela. Anche il mio LapTop, mentre scrivo questo testo, ci serve per illuminare la camera.

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