Sveglia alle sei per gli ultimi
preparativi, fare la frugale colazione all'hotel, per poi partire con
un taxi fino all'aeroporto Juan Santamaria di San Josè. L'aeroporto
figura con il nome della capitale della Costa Rica ma si trova in
realtà sul territorio di Alajuela. Difatti in neanche dieci minuti
di taxi dal nostro hotel in centro siamo già all'aeroporto. Poi inizia la solita trafila burocratico-amministrativa. Prima paghiamo con gli ultimi
dollari rimastici la salata tassa di uscita dalla Costa Rica, di 29US$ a testa. Poi segue il lungo snervante check-in agli sportelli sottodotati della Condor.
Il mio sacco sulla bilancia del check-in ha ancora lo stesso peso di 21Kg come all'andata, malgrado i quasi due Kg di caffè che abbiamo comperato ieri. Mentre quello di Maggie è addirittura più leggero di vari chilogrammi.
Al controllo degli equipaggiamenti
personali, ci fanno togliere anche le scarpe. Poi ci resta ancora
un'attimo di tempo per spendere gli ultimi colones prima di
imbarcarci al Gate 13, per il volo DE 3235 (con Boing 767/300ER) per
Santo Domingo - Francoforte. Peccato che il cielo è nuvoloso e non
ci permette di vedere il vulcano Turrialba che si era messo ad
eruttare proprio la settimana scorsa. Sarà però meglio quando
sorvoleremo la costa atlantica prima di attraversare il mar dei Caraibi
fino all'isola di Hispaniola (Haiti +
Repubblica Domenicana). Sorvolando la costa sopra Santo Domingo vediamo dall'alto i fantastici colori del mare. L'atterraggio all'aeroporto di Santo Domingo è perfetto, tanto che il pilota riceve gli applausi dei passeggeri. Era da tanto tempo che non assistevo più questa scena. Poi però, quando tutti credono di poter scende a terra, ecco l'annuncio che ci dice che dobbiamo rimanere a bordo. Ciò che vuol dire quasi due ore ai circa 30 gradi dell'aria esterna e la puzza del cherosene, Ripartiamo poi in orario, per arrivare a destinazione con addirittura 30 minuti di anticipo. Il volo sopra l'Atlantico, di
notte è molto noioso; riuscirò a dormire solo un paio di ore, a tutto vantaggio della redazione del presente blog. Prima di atterrare a Francoforte alle 4.30 di mattina veniamo informati dalle difficoltà che avranno quelli che hanno dei voli con Lufthansa. Causa lo sciopero dei pilota tutti i voli in Europa sono cancellati. Ci rendiamo conto aver avuto molta fortuna optando per il treno per il ritorno a casa. A suo tempo avevamo rinunciato al volo Lufthansa per Milano-Linate per il lungo tempo di attesa che avremmo avuto a Francoforte. Dopo il perfetto atterraggio e la la veloce uscita
dall'aviogetto ci tocca fare una lunga e snervante attesa del mio sacco davanti al nastro trasportatore. Passato i controlli senza problemi. Qui il il tempo è bello e la temperatura di fuori è di 4 gradi. Abbiamo due ore di attesa che passiamo bevendo un caffè e facendo la spesa per la restante tappa di viaggio in treno. Intanto sulla stampa vediamo che oggi alle 9.28 si avrà un eclissi di sole; eclissi di cui vediamo la riduzione della luce del sole mentre stiamo per arrivare a Stoccarda. Dalla “Fernbahnhof Francoforte” prediamo il treno veloce ICE 713 per Düsseldorf. Da qui cambiamo
sull'Intercity per Zurigo. Il controllore, vedendo sul nostro biglietto on-line che andiamo a Bellinzona, ci di .. ah andate a BellItalia!! No comment sulle sue conoscenze geografiche!
Il mio sacco sulla bilancia del check-in ha ancora lo stesso peso di 21Kg come all'andata, malgrado i quasi due Kg di caffè che abbiamo comperato ieri. Mentre quello di Maggie è addirittura più leggero di vari chilogrammi.

Repubblica Domenicana). Sorvolando la costa sopra Santo Domingo vediamo dall'alto i fantastici colori del mare. L'atterraggio all'aeroporto di Santo Domingo è perfetto, tanto che il pilota riceve gli applausi dei passeggeri. Era da tanto tempo che non assistevo più questa scena. Poi però, quando tutti credono di poter scende a terra, ecco l'annuncio che ci dice che dobbiamo rimanere a bordo. Ciò che vuol dire quasi due ore ai circa 30 gradi dell'aria esterna e la puzza del cherosene, Ripartiamo poi in orario, per arrivare a destinazione con addirittura 30 minuti di anticipo. Il volo sopra l'Atlantico, di
notte è molto noioso; riuscirò a dormire solo un paio di ore, a tutto vantaggio della redazione del presente blog. Prima di atterrare a Francoforte alle 4.30 di mattina veniamo informati dalle difficoltà che avranno quelli che hanno dei voli con Lufthansa. Causa lo sciopero dei pilota tutti i voli in Europa sono cancellati. Ci rendiamo conto aver avuto molta fortuna optando per il treno per il ritorno a casa. A suo tempo avevamo rinunciato al volo Lufthansa per Milano-Linate per il lungo tempo di attesa che avremmo avuto a Francoforte. Dopo il perfetto atterraggio e la la veloce uscita
dall'aviogetto ci tocca fare una lunga e snervante attesa del mio sacco davanti al nastro trasportatore. Passato i controlli senza problemi. Qui il il tempo è bello e la temperatura di fuori è di 4 gradi. Abbiamo due ore di attesa che passiamo bevendo un caffè e facendo la spesa per la restante tappa di viaggio in treno. Intanto sulla stampa vediamo che oggi alle 9.28 si avrà un eclissi di sole; eclissi di cui vediamo la riduzione della luce del sole mentre stiamo per arrivare a Stoccarda. Dalla “Fernbahnhof Francoforte” prediamo il treno veloce ICE 713 per Düsseldorf. Da qui cambiamo
sull'Intercity per Zurigo. Il controllore, vedendo sul nostro biglietto on-line che andiamo a Bellinzona, ci di .. ah andate a BellItalia!! No comment sulle sue conoscenze geografiche!
Arriviamo a Bellinzona alle
15.25. Qui costatiamo i lavori in corso alla “devastata” stazione
FFS. Il tempo è nuvoloso e la temperatura non ancora tanto
primaverile. Fatto poi la spesa per la cena e preso il bus per
arrivare a casa alle 17 circa. Troviamo tutto a posto, non ci manca che
accendere il camino per avere una temperatura gradevole in
casa, visto che fuori è tutt'altro che primavera.
Home sweet home, si dovrebbe dire!
Home sweet home, si dovrebbe dire!
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