Oggi è domenica e decidiamo di
passare un giorno di relax e per aggiornare il Blog e la posta
elettronica. Qui intanto le temperature si aggirano fra i 32 - 35
gradi, ed è molto umido per cui sembra che sia ancora più caldo!
Facciamo la colazione nella vicina panaderia, con caffè ed un
pane simile ad una baguette ricoperta con una crosta di formaggio.
Non è gran che, ma alla domenica e a questo orario è l'unica
opzione che abbiamo. La signora è molto gentile dicendoci quale è
il pane fresco e quello già datato.




Poi, dopo aver fatto una
ricognizione lungo la costa, fatte molto foto con le altissime palme
da cocco e fatta la spesa al negozio cinese, rientriamo in camera. Il
pranzo oggi è sul balcone davanti alla camera con una baguette
fresca, un avocado, del tonno e con un enorme mango come dessert. Nel
tardo pomeriggio preso un bus fino all'aeroporto all'estremo nord di
Golfito. Ci accorgiamo di essere vicino all'aeroporto quando vediamo
un'aeroplanino che atterrando sorvola radente gli alti alberi della
foresta. Non sapendo che dietro c'è la pista, si potrebbe pensare
che sia andato a schiantarsi sugli alberi. Qui visitiamo il
Deposito
Libre Commercial, un punto franco dove si può acquistare senza
tasse, che però a questa ora è chiuso. Facciamo una prova di
prelevamento ai due bancomat, ma niente da fare, le nostre postcard
non vengono accettate ne dal Banco National, ne dal Banco de Costa
Rica. La zona di Golfito ha avuto nel passato una storia abbastanza
tribolata. Per lungo tempo Golfito è stata la
capital bananera della
regione. Vedi foto di una delle locomotive a vapore usata per il trasporto delle banane dalle piantagioni al porto di Golfito, da dove partivano per il Nordamerica. Quasi tutta la regione era di proprietà della famigerata
United Fruit Company (UFC), la multinazionale yanqui delle banane. Quando poi iniziarono i primi problemi sociali e fitosanitari nelle piantagioni, la UFC abbandonò tutto spostandosi in altre regioni. A quel punto il governo della Costa Rica per ridurre l'impatto negativo della partenza della UFC creò il centro commerciale citato prima. Questo non senza conseguenze ecologiche negative date dei trasporti e del traffico generato dai clienti. Qui, dopo aver bevuto una
economica serveza sin impuestos, ci incamminiamo per fare
ritorno al nostro hotel costeggiando la laguna, ed il bosco di
mangrovie e quanto rimasto della vecchia installazione della UFC. Il
paesaggio, con la grande foresta che funge da corridoio ecologico per
il parco del Corcovado, e l'acqua calma del golfo con le mangrovie,
al calar del sole, è veramente magnifico. E' domenica e vediamo
molta gente a fare il pik-nik e rinfrescarsi sul bordo del mare,
appena dopo il tramonto del sole. Rientrati, stanchi ed affamati dopo
quasi 6km di cammino, andiamo
a cena. Stasera tanto per cambiare
optiamo per il ristorante cinese, per prenderci un pesce e della
carne in salsa agrodolce; che è più Ketshup che altro; molto dolce e poco agro!. Peccato
perché la mia carne era tenera e buona!
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