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lunedì 16 marzo 2015

16.02.2015: da Jacò a San Josè

Dopo la sveglia ed il controllo delle e-mail fatto il bagno per l'ultima volta nel Pacifico prima del ritorno a casa. Stamattina abbiamo la marea bassa, l'acqua rinfrescante e molte belle onde, le condizioni ideali per fare un bel bagno mattutino. La colazione la facciamo al Cafe Sonrisa Bella, al secondo piano in ambiente accogliente e ben arieggiato. Qui la temperatura, già alla mattina presto, è muy caliente. Prima di partire per la destinazione della capitale San Josè, ne approfittiamo per fare una ultima campagna acquisti di souveniers, dei quali qui vi è una vasta offerta.

Maggie dopo lunga ricerca trova finalmente una maschera in balsa tipica degli indiani Boruca, molto colorita e leggera da trasportare.
La nostra intenzione era di prendere il bus della una per arrivare non troppo tardi nel traffico di San Josè. Perdiamo però molto tempo a cercare il terminal dei bus che alla fine arriviamo quando il bus era appena partito. Fra un jugo e l'altro, e l'aggiornamento del blog, non ci resta che attendere la partenza di quello delle 15. Partiamo con il bus mezzo vuoto, che si riempirà poi lungo il viaggio sul percorso Tarcoles – Orotina (dove inizia la Autopista) - Guacimas – San
Josè. Lungo il percorso autostradale vediamo, al due lati, diversi incendi di boschi, e in alcuni casi i pompieri in azione. All'imbrunire arriviamo a San Josè, al terminal denominato “Coca Cola”, così chiamato perché qui vi era la prima fabbrica di questo prodotto nella Costa Rica. Chiediamo quindi ad un taxista di essere portati al Kaps Place Hotel. Lui ci dice subito che lo conosce, ma quando arriviamo vediamo di essere davanti al Clacs Hotel, molto più vicino al terminal dei bus di quello che avevamo chiesto noi. Il cortese taxista la prende un po sull'umoristico, dicendoci: fra Claps e Kaps c'è poca
differenza, ma sono uno ai lati opposti della città. Niente di grave con un piccolo supplemento di 1'000 colones, sui 2'000 pattuiti inizialmente, ci porta alla giusta destinazione. Intanto ci accorgiamo che la temperatura qui a San Josè, causa l'altezza e la stagione, in serata è di circa 15 grado, che confrontati con i 35 di ieri ci fa sembrare di essere in siberia. Il Kaps è un hostello molto simpatico, pulito, ben organizzato e con un buon rapporto prestazione / prezzo.
A cena capitiamo nel vicino ristorante “Comida Verde”, consigliatoci da ricezionista del Kaps, si tratta di un ottimo ristorante vegetariano ben fornito, con una proposta di scelta fa una 40ina di differenti verdure e frutti. L'ordinazione è un po' complicata dato che si devono scegliere, sei diverse opzioni, fra una vastissima scelta. Lo straordinario è che hanno li tutto e fresco.
Rientrati all'hostel, mentre usiamo l'acqua calda del lavandino, d'un colpo si rompe un tubo e parte un potente spruzzo di acqua calda sul pavimento della camera. Dopo l'allarme lanciato da Maggie arriva in soccorso il ricezionista che ci chiude l'acqua calda e asciuga il pavimento. Rimarremo con il lavandino senza acqua calda, dato che siamo troppo stanchi, o pigri, per cambiare camera.

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