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domenica 8 marzo 2015

06.03.2015: da Boquete a Davìd

Boquete fa parte del dipartimento di Chiriqui ed è detta anche la capitale del cafe panameño o la città dell'eterna primavera, per il clima relativamente stabile e non troppo caliente.
Qui siamo a 1085msl/m e le temperature si aggirano fra i 15 e i 25 gradi. La sera e la notte viene comodo portarsi con se una giacca per non raffreddarsi! Noi dopo esserci alzati temprano e visto come gli ospiti del Mamalena preparano, ognuno per se, nella totale confusione, i propri pancakes decidiamo di andare a fare colazione al Central Park sulla Plaza Central,

 il primo ristorante aperto delle vicinanze. Poi prima di partire per David facciamo un giro dei paraggi, scoprendo un grande e multicolore giardino di fiori della regione. Boquete è anche conosciuta per l'annuale festa dei fiori che attira gente da tutta Panama e anche dall'estero. Scattate molte pittoresche foto di ogni angolo del parco, prima di tornare in centro, fare i bagagli e attendere la partenza del bus.

Partiamo da Boquete alle 11 su un percorso il lenta discesa in un
paesaggio che diventa sempre più arido e la temperatura più caliente. Sul bus a questo orario salgono e scendono molti scolari che rientrano a casa, sono tutti in divisa come soldatini e molto rispettosi e tranquilli. L'arrivo al terminal dei bus di David è alle 12.15. Il nome completo e corretto sarebbe San Josè de David che tutti abbreviano con Davìd (con accento sulla i). David, con 125'000 abitanti è la terza città di Panama dopo Panamà City e Colon; ed è la capitale del dipartimento di Chiriqui. È un fiorente centro commerciale e la capitale del settore agricolo che è la principale attività economica della regone. Qui fa molto caldo per
cui appena scesi dal bus ci prendiamo un succo fresco di papaya y piña, mentre io vado alla ricerca di un adeguato alloggio. Alloggio che trovo non molto lontano della Placa Central o Parque Cervantes. Si tratta dell'accogliente e spazioso Hotel Chiriqui. Noi poi andiamo proprio su questa piazza per prenderci una cerveza al secondo piano del ristorante Iris, con la miglio vista sul Parque. L'interessante è vedere la gente tranquillamente seduta qua e la sulle panchine o sui muretti, come se stessero aspettando che avvenga qualcosa. Vicino a noi sulla terrazza dell'Iris abbiamo un
gruppo di anziani gringos, già un po intorbiditi e armati di bottiglie di cervezas a raccontarsi le loro storie che, mi sembra, non interessano proprio a nessuno. La città, oltre alla Plaza già menzionata, con la modesta cattedrale, non presenta niente di attrattivo. Guardandosi in giro si notano i molti Casino e i centri commerciali, la gran parte in mano ai cinesi. Verso l'imbrunire ci mettiamo alla ricerca di un ristorante girando così a naso. Ci imbattiamo nel Rincon de España, un bel ristorante in un appartato, ben arieggiato e tranquillo cortile interno. Qui ci facciamo servire, io un eccellente e tenerissimo pulpo alla basca, mentre Maggie
riceve degli altrettanto ottimi peperoni ripieni di pesce. Rientrati all'hotel ci capita una situazione molto strana. Vedendo che il condizionatore funziona a pieno regime, rendendo la camera quasi come una cella frigorifera, e vedendo che tutta la parte di comando non funziona più, penso bene di spegnerlo. Cosa che posso fare solo disinserendo il fusibile piazzato nel bagno. Non passano però più di 5 minuti, e ci bussa alla porta la ragazza della ricezione chiedendoci di poter vedere qualcosa nel bagno. Qui capisco subito che vuole controllare i fusibili. Cosa che effettivamente fa, dicendomi poi gentilmente, che posso si spegnere il condizionatore, ma che dovrei informarla. Il paradosso è che il condizionatore non si può regolare, ma se lo si spegne alla ricezione ricevono un allarme!

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