Translate

domenica 8 marzo 2015

07.03.2015: da Davìd a Golfito, Costa Rica

Il tempo qui a David è splendido, ma con sempre il noioso e forte vento! Ancora dopo la colazione tipo buffet presa vicino all'hotel “La Castilla”, siamo ancora indecisi se andare alla spiaggia di “La Barqueta" ad una quarantina di km da David o continuare il viaggio verso la frontiera e ritornare nella Costa Rica. Considerando che la spiaggia sarebbe disturbata dal forte vento, e che poi dovremmo ritornare ancora a David, decidiamo per la seconda opzione. A lato la rinnovata cattedrale di David sulla Plaza Central. Quindi alle 8 circa, presi i bagagli ci dirigiamo verso il terminal dei bus che vanno in direzione della la frontiera con la Costa Rica. Il bus parte subito appena arriviamo, e per nostra sorpresa, con a bordo solo noi ed una coppia di altri passeggeri locali.
In questa zona panamense il paesaggio è molto monotono e caratterizzato da estese piantagioni di banane, e, questa è un po la novità per me: anche di palma da olio. Anche qui e molto di più nella confinante Costa Rica ha preso piede questo nuovo intensivo e pervasivo tipo di coltivazione. Verso le 11 arriviamo a Paso Canoas, la caotica città di frontiera panamense, punto franco e centro di ogni tipo di contrabbando. Veniamo scaricati prima della casupola della Migration da dove dobbiamo procedere a piedi fra gli enormi camion posteggiati in attesa si svolgere le pratiche doganali. Anche
qui per noi il tutto è molto caotico, ma infine riusciamo, chiedendo qua e la, a trovare i giusti sportelli per avere i necessari timbri sul passaporto per rientrare, questa volta senza pagare, nella Costa Rica. Passato poi questo ostacolo formale e burocratico ci riposiamo e ci rinfreschiamo in un Soda con un jugo de sandia (anguria) bien frio. Atteso poi il primo bus per continuare il viaggio verso Golfito, la nostra prossima destinazione. Passiamo per paesaggi agricoli con tanti allevamenti di bestiame e piantagioni di banane e palme da olio.
Arriviamo infine 
alle 15 a Golfito, dopo aver passato Ciudad Neily, Rio Claro e Mona. Qui troviamo subito alloggio all'hotel Golfito con una camera che da proprio sul mare. Il posto è incantevole inserito in un golfo di acque tranquille con attorno una foresta di mangrovie. Peccato solo che non vi è molta cura e l'acqua esala odori a tratti poco gradevoli .. ma poi ci pensa il vento e la marea alta a nascondere tutto. Facciamo poi un giro a piedi del piccolo paese in cerca dell'unico bancomat. All'angolo dell'hotel ci prendiamo due pipas frias per rinfrescarci (noce di cocco giovani tenute nel ghiaccio). Dal fruttivendolo in centro prendiamo poi un bel mango e due avocados per domani. Trovato poi anche il bancomat che però con la nostra postcard non funziona, per fortuna abbiamo ancora abbastanza dollari prelevati a Panamà. Ceniamo poi alla marisqueria famigliare appena sotto
l'hotel. Qui riceviamo una incredibile porzione di ceviche de pescado come entrada, che quando ci portano il pesce e la zuppa di frutti di mare, non abbiamo quasi più fame. Alla fine mangiamo tutto accompagnato con un litro di birra comperata al supermercado chino all'altro lato della strada.  Poi buenas noches con un cielo stellato, dopo uno stupendo tramonto dal balcone della nostra camera. 


Nessun commento:

Posta un commento