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lunedì 16 marzo 2015

14.02.2015: visita al Parque National Manuel Antonio

Facciamo una colazione un po' scarna, ma nutriente con abbondante omelette al nostro albergo. Partiti poi per comperare il necessario per fare un pick-nick durante la giornata nel parco. Comperato nel negozio del paese, una baguette, una scatola di tonno, un avocado e acqua per poi avviarci verso l'entrata del parco. La sorpresa è che il costo dell'entrata al parco è di 16US$ a persona, mentre le guide turistiche riportano il costo di 10US$. E' una politica un po sbagliata, perché a questo prezzo tanti, come noi, rinunciano ad assumere delle guide locali che rimangono disoccupate.
Il parco ha una superficie di solo 2'000 ettari ed è stato costituito nel 1972 dopo che la era stato di proprietà della United Fruit Company, e da altre compagnie straniere. Tale situazione motivò le autorità comunali e nazionali a dichiararlo un Parque National. 
Noi percorriamo tutti i sentieri del parco iniziando da quelli verso la parte più discosta del mirador del Puerto Escondido con una magnifica vista della frastagliata costa dell'oceano verso sud. Poi ci fermiamo per lungo tempo sulle Playas Gemelas (spiagge gemelle), 
dove facciamo il bagno nelle limpide e calde acque della piccola baia. Ad un certo momento, mentre mi sto seduto sulla sabbia, sento un dietro di me un fruscio, mi giro e mi vedo sorvegliato a meno di due metri di distanza da un grosso iguana. Sto fermo in attesa di vedere cosa vuol fare, ed ecco che scende sulla sabbia e mi si mette in posa davanti a me sotto il sole, come se stesse attendendo qualcosa da me. Chiamo Maggie che è in acqua per venire a vedere prima che scappi, ma niente da fare sarà li in attesa per lungo tempo.

Sulla foto a lato si veded a quale distanza l'iguana sta ammirando Maggie.  Il problema è che tanto ben camuffato nei sassi che si fa fatica a vederlo, Guardate bene e lo troverete! Quando andiamo via è li ancora diventando l'attrazione dei visitatori della spiaggia. Abbiamo capito però che non è il comportamento normale di un animale selvaggio, ma di uno  abituato a ricevere da mangiare dai turisti, malgrado i tanti cartelli che dicono di non farlo. Noi intanto ci spostiamo alla Playa Manuel Antonio, dove facciamo il nostro pranzo con quello che abbiamo con noi. Anche qui, appena
spacchettato ecco arrivare il prossimo iguana diritto verso di noi, tanto che mi tocca prendere un bastone per fargli cambiare rotta. Anche qui è bello fare il bagno, ma la spiaggia, anche essendo oggi sabato, è già un po troppo affollata. Ancora mentre siamo seduti, sentiamo dei rumori dalla foresta, ed ecco comparire un gruppo di quattro coati (procioni) che ci passa a due metri da noi. Poi, mentre stiamo partendo dalla spiaggia vediamo un'assembramento di gente attorno a degli alberi con molte scimmiette del cappuccio bianco. Vedo però che sono li perché ci sono delle donne locali che le stanno
dando da mangiare dei chips di mais. A sinistra potete vedere le prove di quanto detto innanzi. Il massimo è poi sentire la signora a dire: como son intelligentes estes monos. Preferisco non scrivere cosa ho pensato in quel momento. Più avanti vediamo poi una giovane francese che si lascia portar via da una scimmietta una borsa di plastica con dentro un sandwich. La scimmietta non ci mette molto a spacchettarlo (vedi foto a lato), ma poi deve difenderlo dalle altre pretendenti. Noi intanto ci mettiamo in cammino per fare il giro della penisola
chiamata “ Punta Catedral”. Il sentiero è tutto un su e giù fra la scogliera, con alcuni incantevoli punti di osservazione del mare e delle prospicienti isole. Mentre stiamo percorrendo l'ultima parte del sentiero, e stiamo osservando l'ennesimo iguana sulla spiaggia di Manuel Antonio incontriamo Diana e Andrea.
Andrea è italiano, ma vive a Madrid, mentre Diana è colombiana e vive a Verona, lavorano per la medesima azienda e sono qui nella Costa Rica per dei progetti della Comunità Europea, nel settore scolastico-educativo. Con loro percorriamo l'ultima parte del parco e abbiamo la fortuna, di imbatterci e poter fotografare da vicino, un bradipo mentre si sta muovendo, con la sua estrema lentezza; forse per allontanarsi dalla troppa attenzione dei turisti! Turisti che ora stanno uscendo dal parco, quasi fosse un esodo di massa.
Usciti dal parco, salutati Diana e Andrea, ci prendiamo un bel cafe helado per rinfrescarci e rinvigorirci dopo la sfaticata di questa bella giornata. Quanto visto oggi è in se più che un parco naturale una combinazione di giardino zoologico e parco dei divertimenti. Il posto è bello ed incantevole ma oramai troppo conquistato dal turismo di massa.
Per la cena di questa sera passiamo dal fruttivendolo per comprarci, un ananas, un bel mango, una papaya e un avocados (vedi foto a lato) per fare una scorpacciata di frutta tropicale al nostro albergo. 
La notte dopo tanto tempo, l'ultima volta era sulla costa atlantica, ha piovuto abbastanza intensamente per un paio di ore, ma alla mattina non se ne vede traccia!

2 commenti:

  1. Cari Daniele e Maggie,
    spero che stiate bene. Oggi riordinando le ricevute ed i vari documenti del viaggio di lavoro in Costa Rica (è un dazio da pagare all'amministrazione ogni volta che si parte...) mi son imbattuto nel bigliettino da visita dove mi avevate indicato l'indirizzo del blog e voilà, eccomi qui a curiosare un pò...direi che l'idea del diario di bordo è molto interessante e ti permette di rivivere momenti speciali vissuti durante i mesi di viaggio! Daniele, è stato carino da parte tua che ti sia ricordato di noi....vi mando un caro saluto da Madrid, Andrea

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  2. Ciao Andrea,
    grazie per il tuo commento sul Blog del nostro viaggio in CentroAmerca
    In effetti l'incontro con Diana e te è stato anche per noi molto interessante, dandoci la possibilità di conoscere e discutere sulle attività come la vostra di aiuto ai paesi in via di sviluppo.
    Mi ricordo che avevamo parlato anche dell'istituzione Svizzera che si occupa di aiuto allo sviluppo, si tratta del DSC - Direzione dello Sviluppo e Cooperazione
    Vedi: https://www.eda.admin.ch/eda/it/home/das_eda/organisation_deseda/direktionen-abteilungen/deza.html
    Dopo i tre mesi e mezzo in "paesi esotici" ci siamo abituati subito alla vita quotidiana europea ... putroppo!
    Un caro saluto dal Ticino
    Un saluto anche a Diana se la vedi

    Dani & Maggie

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