Il primo giorno partiamo
subito dopo la colazione nel ristorante dell'hotel Mei, per fare il
tour prenotato ieri sera. Partiamo, dopo esserci fatto un piccolo
rifornimento per il pranzo dal molo davanti all'ufficio della
Coopeguitour, la cooperativa locale che organizza il tour. Sulla
lanchia siamo in 16 fra americani, italiani, tedeschi, panameñi e noi e dopo varie attese invarne per ulteriori turisti, partiamo alle
10, con mezzora di ritardo. La prima tappa è la visita alla Baia dei
delfini, dove dopo non poca pazienza, proprio prima di desistere
riusciamo vederne diversi.
Io riesco addirittura a fotografarne due
che nuotano assieme, mentre al primo momento credevo fosse un delfino
con due pinne! Poi continuiamo il giro fra un bellissimo paesaggio di
isole e isolotti di mangrovie, separati a volte da stretti canali per
il passaggio con le barche. Sul percorso verso l'isola di Zapatillo
ci fermiamo al ristorante a Coral Bay, dove pranzeremo più tardi al
rientro dall'isola di Zapatillo . Qui vediamo tre grossi Guacamayas, i
grossi pappagalli oramai divenuti domestici. Raggiungiamo poi il
paradiso dell'isola di Zapatillo, (che in spagnolo vuol dire piccole scarpe) con la play di sabbia bianca, l'acqua trasparente e turchese in lontananza. Qui passiamo due ore, che a noi ci permettono di fare un frugale picknick, di fare varie volte il bagno e di fare il giro intero attorno all'isola. Dopo il pranzo ritardato alle 15, andiamo a fare un po di snorkeling nella baia dei coralli, molto belli e con colori eccezzionalmente vivi, Neanche in Indonesia o sulla barriera corallina australiana ci era capitato di vedere coralli con i colori così vivi e sgargianti. Un vero spettacolo di colori!
Il
secondo giorno
A lato ancora alcune foto di ieri dall'isola di Zapatillo.
Dopo l'intensa giornata di ieri decidiamo di passare oggi un giorno di relax qui a Bocas. La colazione la facciamo, dopo un lungo giro di ricerca, al ristorante dell'albergo xxx, niente però di speciale. Qui i ristoranti chiudono e aprono quando vogliono, è cosi difficile orientarsi con quello che si vede il giorno prima. Un ottimo ristorante incontrato nel pomeriggio non vuol dire che sarà aperto la mattina per la colazione. Ci è capitato di vedere un ristorante con una ampia offerta di colazioni, ma che apriva solo
alle 11. Altre latitudini .. altre abitudini! Ci rifugiamo poi in camera per aggiornare le mail, ed il presente blog. Per pranzo ci prendiamo una fresca baguette con tonno, avocado ed un succoso ananas per dessert. Poi sul tardo pomeriggio partiamo a fare un giro sull'altro lato della città, qui troviamo il mercato comunale che però di questa ora è quasi deserto. Davanti al pescivendolo Maggie si fa “ammorbidire” da un anziano squattrinato personaggio locale che, dopo che gli dico che parliamo italiano, ci racconta di aver sposato anni fa una italiana, poi purtroppo è
morta. Quando però ci mostra una foto molto sbisdits e ci dice che si chiamava Gertrud, ed io gli dico che questo è un nome tedesco, lui mi guarda storto e poi, da sornione mi dice, ah .. si forse era tedesca! Capiamo cosi che ci sta raccontando le solite storie, per poi chiedere soldi. Gli diciamo che per principio in viaggio noi non diamo soldi a nessuno; allora lui ci dice che vorrebbe solo 1.5 US$ per comperarsi del pesce, visto che è tutto il giorno che non mangia niente. A questo punto Maggie, intenerita, gli da i soldi, e lui si fa dare due bei pesci di almeno mezzo chilo l'uno dall'incuriosito ed esterefatto pescivendolo.
Dopo l'intensa giornata di ieri decidiamo di passare oggi un giorno di relax qui a Bocas. La colazione la facciamo, dopo un lungo giro di ricerca, al ristorante dell'albergo xxx, niente però di speciale. Qui i ristoranti chiudono e aprono quando vogliono, è cosi difficile orientarsi con quello che si vede il giorno prima. Un ottimo ristorante incontrato nel pomeriggio non vuol dire che sarà aperto la mattina per la colazione. Ci è capitato di vedere un ristorante con una ampia offerta di colazioni, ma che apriva solo
alle 11. Altre latitudini .. altre abitudini! Ci rifugiamo poi in camera per aggiornare le mail, ed il presente blog. Per pranzo ci prendiamo una fresca baguette con tonno, avocado ed un succoso ananas per dessert. Poi sul tardo pomeriggio partiamo a fare un giro sull'altro lato della città, qui troviamo il mercato comunale che però di questa ora è quasi deserto. Davanti al pescivendolo Maggie si fa “ammorbidire” da un anziano squattrinato personaggio locale che, dopo che gli dico che parliamo italiano, ci racconta di aver sposato anni fa una italiana, poi purtroppo è
morta. Quando però ci mostra una foto molto sbisdits e ci dice che si chiamava Gertrud, ed io gli dico che questo è un nome tedesco, lui mi guarda storto e poi, da sornione mi dice, ah .. si forse era tedesca! Capiamo cosi che ci sta raccontando le solite storie, per poi chiedere soldi. Gli diciamo che per principio in viaggio noi non diamo soldi a nessuno; allora lui ci dice che vorrebbe solo 1.5 US$ per comperarsi del pesce, visto che è tutto il giorno che non mangia niente. A questo punto Maggie, intenerita, gli da i soldi, e lui si fa dare due bei pesci di almeno mezzo chilo l'uno dall'incuriosito ed esterefatto pescivendolo.
Lo salutiamo
non prima di scattargli un paio di foto, vedi a lato mentre ci mostra il modello di una imbarcszione, che ci dice aver costruito lui con dei resti di noci di cocco.
Andiamo poi a cena al “Ultimo
refujio”, un posto consigliatoci il giorno prima da Jüte. Non è però
niente di straordinario; a parte la posizione vicino al mare con la vista sulle barche a vela ormeggiate, noi troviamo: porzioni piccole a prezzi grandi.
Nessun commento:
Posta un commento